Abusivismo, demolita abitazione a Casal di Principe in cui vivevano due famiglie. Appello del sindaco al Governo Meloni

di Redazione

A Casal di Principe (Caserta) tornano in azione le ruspe per l’abbattimento di un edificio, situato in via Giocosa, dichiarato abusivo con sentenza definitiva ed in cui risiedono due famiglie. – continua sotto – 

Aspre le critiche degli inquilini dell’immobile verso il sindaco Renato Natale che dice di comprendere il loro stato d’animo e si dichiara amareggiato per il mancato intervento del governo nazionale. “Non posso che applicare la legge. E’ chiaro che non possono che prendersela con il sindaco, l’istituzione a loro più vicina”, dice Natale, sottolineando: “Il mio sconforto non è per la loro rabbia, che giustifico, ma per non essere riuscito a risolvere la questione. E ciò che non giustifico è la scarsa attenzione della politica nazionale”.

Sono oltre 1.300 a Casal di Principe le case dichiarate abusive con sentenza passata in giudicato e oggetto di ordinanza comunale di demolizione, 260 quelle per cui c’è un ordine di abbattimento giudiziario. Negli anni il sindaco Natale si è battuto contro gli abbattimenti delle prime case, edificate decenni fa in un periodo in cui mancavano piani urbanistici e in cui la camorra imperava.

L’anno scorso, d’intesa con l’allora Ministro del Sud, Mara Carfagna, si era vicini a trovare la soluzione auspicata da Natale, ossia salvare almeno le prime case edificate in zone senza vincoli e rischi ambientali, per evitare problemi sociali, di ordine pubblico ed anche finanziario per le casse dei Comuni, costretti per legge ad anticipare per le demolizioni sostanziose somme che dovrebbero poi recuperare dai proprietari, cosa quasi impossibile quando si tratta di prime case edificate negli anni da famiglie poco agiate. – continua sotto – 

Per la demolizione odierna in via Giocosa, infatti, il Comune di Casal di Principe ha dovuto accendere un mutuo di quasi 160mila euro, somma di certo cospicua per un ente che ha pochi dipendenti e risorse non sufficienti nemmeno a garantire la gestione ordinaria. Altri fondi l’ente li ha destinati a riqualificare un immobile confiscato alla camorra per ovviare all’emergenza abitativa che deriva dalle demolizioni, in cui già vive una famiglia che in passato ha subìto la demolizione della propria casa abusiva. Le due famiglie di via Giacosa, invece, provvederanno autonomamente a trovare una sistemazione.

Da qui il nuovo appello di Natale affinché il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni prenda in considerazione la proposta Carfagna: “La politica nazionale non può scaricare tutto sui comuni e i sindaci, ha l’obbligo di intervenire e affrontare la questione. Evitiamo tragedie”.

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