Aversa, riqualificazione Piazza Marconi: si cerca di recuperare il progetto dell’architetto Cioffi

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Recuperare il progetto, già approvato, di piazza Marconi. Rendere civile e fruibile questo luogo, cuore della storia aversana, è, infatti, il vero nodo da risolvere per cancellare una vergogna che si trascina da decenni senza che nessuna amministrazione ci presti un’attenzione particolare, ad eccezione di quella presieduta dal compianto Giuseppe Sagliocco. – continua sotto –

La piazza doveva essere oggetto di intervento grazie ad un progetto finanziato con fondi comunitari, ma svaniti per incapacità politica delle precedenti amministrazioni. Tra le altre cose, si vagheggiava, grazie ad alcuni sondaggi effettuati nella piazza, addirittura, di un parco archeologico che mirasse alla rivalutazione di una zona che aveva rappresentato l’insediamento principale dell’allora nascente prima Contea Normanna in Italia Meridionale, a ridosso del Castello di Rainulfo Drengot e della Cattedrale, nei primi decenni dell’anno Mille.

A prendere nuovamente in mano la situazione, anche grazie al recupero di risorse per 2,5 milioni di euro, sulle orme del suo predecessore Benedetto Zoccola, il vicesindaco Marco Villano che ha convocato per martedì pomeriggio gli esponenti dell’opposizione per un confronto partendo da un progetto già presente. Si tratta di un progetto redatto dall’architetto Gianluca Cioffi che fu anche approvato dalla giunta Sagliocco nel febbraio del 2015. Ma il suo successore, Enrico de Cristofaro, lo cancellò dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche e il finanziamento fu dirottato su altre opere. Cosa prevedeva questo progetto dell’architetto Cioffi? Una parte della pavimentazione doveva riportare lo spartito dell’Inno Patriottico della Repubblica Napoletana del 1799 composto da Domenico Cimarosa. Inoltre, una parte della stessa piazza dovrebbe, in ogni caso, ospitare parcheggi a raso perché la zona ne necessita.

LA PIAZZA CHE VERRA’ – «Nel suo complesso, l’area in oggetto è pensata come elemento baricentrico di raccordo delle differenti realtà presenti nel contesto urbano limitrofo. La piazza – si legge nella relazione del progetto – si configura con andamento irregolare, memoria del vecchio tracciato del Monastero di San Girolamo, che nel suo perimetro ospita una serie di parcheggi a raso i quali vengono sormontati da alberi di leccio preesistenti». «Addentrandoci all’interno della piazza – continua Cioffi – è possibile individuare due differenti tipologie di pavimentazioni, mentre i salti di quota individuano le aree destinate a sosta e differenziate da quelle pedonali. Questa operazione viene svolta allo scopo di destinare una parte della piazza permanentemente a sosta auto a causa della mancanza degli stessi nelle zone limitrofe. Mentre, la rimanente parte viene pensata come luogo di: aggregazione, zona ricreativa, di ritrovo e come spazio atto ad ospitare eventuali eventi e manifestazioni all’aperto». «All’interno della piazza – continua la relazione di Cioffi – è presente un pergolato in ferro di colore bianco, che ingloba al proprio interno un sistema di sedute ed è dotato di un sistema illuminazione integrato a led in modo da evitare che questi spazi possano diventare luoghi a rischio nelle ore notturne, oltre che a fornire effetti scenici suggestivi».

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