Evasione dal carcere Beccaria, si costituisce un altro evaso: 4 in fuga. Agenti intossicati dal fumo

di Redazione

Sono quattro gli agenti di polizia penitenziaria portati in ospedale dopo essere rimasti intossicati ieri sera dal fumo causato dalle fiamme appiccate nelle celle da alcuni detenuti dell’istituto minorile Beccaria di Milano, dopo che sette reclusi sono fuggiti dall’istituto, due sono già stati presi e un terzo ha fatto rientro in carcere convinto dai genitori, mentre prosegue la ricerca degli altri quattro. – continua sotto – 

Gli agenti portati all’ospedale San Carlo per intossicazione hanno 25, 26, 27 e 34 anni, nessuno è in condizioni gravi. Il 118 ha mandato sul posto cinque ambulanze e altri due mezzi. Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari e il responsabile per i Minori del Dap, Giuseppe Cacciapuoti, sono giunti oggi in visita al Beccaria, prevista anche la presenza del ministro della Infrastrutture, Matteo Salvini.

I sette ragazzi detenuti del carcere Beccaria di Milano, forse approfittando di lavori in corso da tempo nel penitenziario o dei ranghi ridotti della polizia penitenziaria nel giorno di Natale, sono evasi attorno alle 16,30, sembrerebbe attraverso un varco nel muro. Nelle ore successive alla fuga dei sette ragazzi, che hanno tutti tra i 17 e i 19 anni, in alcune celle dello stesso penitenziario, altri ragazzi reclusi hanno incendiato i materassi e sono arrivati cinque mezzi dei vigili del fuoco per tenere la situazione sotto controllo, quattro gli agenti intossicati. Per la gravità dell’evasione sono rientrati in servizio tutti gli agenti reperibili, e sono in arrivo, mandati dal ministero di Via Arenula, i vertici del Dipartimento della giustizia minorile, tra i quali il direttore generale Giuseppe Cacciapuoti che inizierà ad approfondire come sia potuta avvenire una così clamorosa evasione.

“Ci sarò oggi per incontrare il direttore, per capire come mettere in maggiore sicurezza non solo il carcere minorile di Milano ma anche tutte le carceri italiane perché troppo spesso ci sono episodi violenti”, ha detto Salvini a margine di una visita alla fondazione Eris Onlus a Limbiate, in Brianza. “Prima di tutto solidarietà agli agenti feriti e intossicati – ha detto Salvini – e poi parlavo con diverse istituzioni, diversi colleghi ministri ieri e non è possibile. Non è possibile evadere così semplicemente. E quindi – ha proseguito il segretario della Lega – ringrazio le forze dell’ordine per quello che stanno facendo in queste ore che per molti sono di gioia, di pranzi, di cene. Però per chi indossa una divisa sono di fatica, di lavoro e di impegno. Ci sarò oggi per incontrare il direttore, per capire come mettere in maggiore sicurezza non solo il carcere minorile di Milano ma anche tutte le carceri italiane perché troppo spesso ci sono episodi violenti. Quindi bisogna permettere a donne e uomini della penitenziaria di lavorare tranquilli”.

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