Aversa, appalto igiene urbana: Uil Trasporti presenta denuncia per omissione di atti d’ufficio

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Una denuncia per omissioni di atti di ufficio, indirizzata alla Procura della Repubblica ed alla Guardia di Finanza di Aversa, è stata presentata dalla Uil Trasporti in relazione all’applicazione del contratto di appalto per l’igiene urbana stipulata con la Tekra. «Adesso – affermano i sindacalisti – attenderemo la conclusione delle indagini, che saranno realizzate dalle autorità compulsate, auspicando che le stesse possano verificare ed accertare eventuali reati perseguibili penalmente». – continua sotto –  

Nello specifico, la Uil fa riferimento ad una richiesta di accesso agli atti amministrativi trasmessa al Comune di Aversa per fare chiarezza su tutte le migliorie all’attuale Capitolato Speciale di Appalto che la Tekra, in sede di gara, si era impegnata a compiere. «A distanza, quindi, di più di 5 mesi, trascorsi inutilmente, – affermano – abbiamo ritenuto necessario denunciare un presunto reato, dal momento che l’offerta tecnica, rappresenta il punteggio raggiunto dalla società aggiudicatrice, sommato alla proposta economica. Quindi, risultando parte integrante del capitolato speciale di appalto, al suo interno è presumibile che siano contenute una serie di migliorie a quanto stabilito dal committente nel capitolato».

Migliorie che, di norma, dovrebbero riguardare sia i servizi da espletare dalla società aggiudicatrice, che le condizioni di lavoro in termini di automezzi, luogo di lavoro. «Per questi motivi – si legge in un comunicato sindacale – il documento risulta di fondamentale importanza per seguire in maniera adeguata l’intero appalto, ma anche in difesa dei doveri e diritti dei lavoratori, allo scopo di evitare di incombere in situazioni equivoche. La mancata consegna del documento da parte del comune di Aversa segna un episodio di notevole gravità, sotto il profilo della trasparenza e della correttezza, ma soprattutto rappresenta un grave ed ingiustificato comportamento volto presumibilmente ad ostacolare l’attività esercitata dal sindacato».

«In ordine alla richiesta della documentazione inerente la gara del servizio di igiene urbana, – ha spiegato l’assessore Elena Caterino – mi porre l’obbligo di precisare che l’amministrazione si è avvalsa di un direttore di esecuzione del contratto per svolgere un’attività di controllo sulla regolare esecuzione del servizio nel rispetto dei tempi e dei costi secondo le prescrizioni contrattuali». – continua sotto –

GOLIA RISPONDE – «La richiesta di atti – afferma da parte sua il sindaco Alfonso Golia – è del 6 ottobre 2022, acquisita al protocollo 49581 ed è stata riscontrata il 10 novembre successivo e un’altra volta giovedì mattina. Una questione assurda. Cosa c’entra la procura su un eventuale silenzio alla richiesta di atti amministrativi. Piuttosto, credo che la competenza sia del Tar e non della procura. Inizio a pensare che ci sia qualcuno che lavora per mistificare la realtà per creare, come sempre, questioni del tutto poco chiare per sminuire l’operato dell’amministrazione. Probabilmente la confusione è stata creata ad arte per ottenere qualche titolo sui giornali».

MANIFESTAZIONE – Domani, intanto, i rappresentanti di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel si recheranno al Comune per incontrare l’assessore Caterino. «Nonostante vari proclami, ai problemi già presenti sul cantiere – hanno affermato – se ne sono aggiunti degli altri, ed è solo grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori che il servizio viene espletato regolarmente. I sindacati evidenziano come a fronte di un servizio apparentemente buono «ci sono lavoratori del cantiere di igiene urbana di Aversa che, nonostante tutte le difficoltà con la loro opera, non compiono solo un dovere, ma mostrano un incommensurabile senso di appartenenza al territorio». Le organizzazioni sindacali contestano, in particolare «il regime imposto dall’azienda Tekra, per il quale, si va diffondendo un clima colmo di malcontenti e malumore dovuti principalmente ad un discutibile ed illegittimo metodo di organizzazione del lavoro». «Da non trascurare – ancora – l’aspetto legato alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, a causa dei disagi cagionati dall’azienda Tekra srt, per la scelta, a nostro avviso ingiustificata, di allestire il luogo di lavora in altro Comune e per giunta situati in aperta campagna, circondato da autorimesse ed altre attività che peraltro utilizzano materiali infiammabili».

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