Aversa, commercianti contestano sanzioni per occupazione suolo pubblico: “Manca il buonsenso”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – La Polizia locale eleva ancora numerosi verbali ai danni delle attività commerciali che, in violazione delle normative vigenti, occupano il suolo pubblico senza autorizzazione e si riaccende la polemica tra titolari dei locali della movida (che parlano addirittura di atti persecutori), l’amministrazione e i residenti nelle strade topiche del ritrovo delle centinaia di giovani che affollano Aversa nelle serate di fine settimana. – continua sotto –

Gli agenti della Municipale, agli ordini del colonnello Antonio Piricelli, stanno eseguendo, infatti, da settimane controlli a tappeto, soprattutto nelle zone di movida. E’ stato accertato che numerose attività ubicate in via Roma e via Seggio avrebbero occupato la sede stradale senza autorizzazione. Alcune attività risultano ormai essere “recidive” in modo costante e negli ultimi periodi sono state sanzionate ricevendo più di un verbale. A breve, per loro, a seguito delle violazioni contestate, l’ufficio competente potrebbe adottare i provvedimenti consequenziali consistenti nella chiusura; una circostanza che avrebbe ingenti conseguenze economiche tenuto conto dell’oramai prossimo periodo delle festività natalizie, quando gli avventori aumentano considerevolmente.

Visibilmente arrabbiato per quanto sta accadendo è Raffaele Oliva, responsabile dell’associazione “Le botteghe del Seggio”, che ha dichiarato: «Per noi commercianti è una vergogna che l’amministrazione comunale non apra un dialogo verso una soluzione sulla vicenda. Da parte nostra, questo dialogo è stato cercato in tutti i modi ma siamo sempre stati bistrattati e presi in giro. Molti tra gli esercenti hanno impugnato tutti i verbali ricevuti presso il giudice di pace di Napoli Nord. Chi è in possesso dell’autorizzazione di suolo pubblico concessa nel 2021 in automatico può occupare lo spazio indicato in precedenza fino al 31dicembre prossimo grazie alle previsioni del decreto aiuti ter».

«Purtroppo, – ha continuato Oliva – è il buonsenso che manca. Siamo ancora in emergenza sanitaria fino a prova contraria e l’amministrazione comunale non si preoccupa minimamente di salvaguardare la salute dei cittadini e degli utenti che scelgono la nostra città, non offrendo loro la possibilità di stare all’area aperta in bar e ristoranti come ancora accade in tutta Italia. Noi piccoli imprenditori non riusciamo davvero a comprendere questo accanimento nei nostri confronti e riguardo l’occupazione di suolo pubblico che non solo contribuisce a limitare la diffusione del virus come ma rende anche le strade più sicuro sul piano dell’ordine pubblico». «Inoltre, – conclude l’imprenditore – aggiungo che è fatta costantemente differenza sulla concessione di suolo pubblico tra locali che si trovano nella stessa strada e con la stessa disposizione urbanistica. A chi il permesso e a chi no. E questo ci fa pensare che le raccomandazioni o preferenze tra i commercianti sono un modus operandi di questa amministrazione. Insomma, una vicenda davvero vergognosa e ai limiti di atti persecutori». – continua sotto –

Di tutt’altro tenore le dichiarazioni di Pasquale Pianese, portavoce del “Comitato dei Residenti di Via Seggio”: «Abbiamo già più volte informato le autorità comunali e le forze dell’ordine di quanto accade in via Seggio, ma dall’ultimo consiglio comunale aperto nulla è cambiato. Quando non sono disponibili le pattuglie della Polizia Locale, come accade in particolare il giovedì e la domenica, i gestori dei locali organizzano serate musicali fino alle 2 di notte e oltre, sicuri che nessuno verrà a controllare. Ad esempio, domenica, a partire dalle 23,30 e fino all’ una passata, assente la polizia locale, ho personalmente chiamato almeno 4 volte la Polizia di stato e i carabinieri, venendo rimpallato da uno all’altro, fino ad ottenere il passaggio di due auto dei carabinieri che, tuttavia, non mi risulta abbiano elevato contravvenzioni». «Ribadiamo – ha concluso Pianese – la richiesta, al fine di garantire il diritto alla salute di molti e non gli interessi economici di pochi, di anticipare l’orario di chiusura delle attività commerciali in via Seggio e di assicurare i controlli tutti i giorni della settimana, chiedendo la collaborazione anche delle altre forze dell’ordine, perché siamo stanchi di elemosinare i loro interventi».

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