Castel Volturno, Multiutility: Petrella accerchiato da opposizione su piani di risanamento e garanzie al personale

di Redazione

Castel Volturno (Caserta) – Sono anni che tiene banco nel dibattito politico locale la tormentata questione della situazione economica e finanziaria della Multiutility Volturno, lo società in house, a totale partecipazione del Comune di Castel Volturno, che gestisce il servizio idrico integrato della cittadina rivierasca. – continua sotto –

Nell’ultimo Consiglio comunale del mese di agosto la vicenda è tornata al centro del confronto scontro politico, in quanto si vuole capire quale sarà il destino di tale realtà aziendale e soprattutto ad oggi non si conosce con esattezza il futuro degli operai, tecnici e degli impiegati della Multiutility Volturno, per i quali ci si chiede: a fronte di una liquidazione, o di un ipotetico ingresso di una nuova società nel suddetto servizio gli stessi, poi verranno riconfermati o meno?

In base agli elementi e alle notizie estrapolate dagli interventi politici in città e anche dal conto economico previsionale 2021, già un anno fa era stata evidenziata la capacità dell’azienda di creare reddito nell’esercizio, in quanto sulla base delle ipotesi formulate, si prevedeva un incremento totale dei ricavi da prestazioni del 38,11%, legato principalmente all’incremento delle voci di ricavo relative a “Tariffa idropotabile”, “Dispersioni note in reti private – Recupero Tariffa”, “lavori di allaccio” per incremento nuove utenze. In merito ai costi però veniva rivelato che la voce più rilevante era sicuramente l’acquisto della risorsa idrica (€ 1.650.000,00) considerata per gli anni 2020 e 2021 (previsionale). A questo punto nel rapporto costi e ricavi si prevedeva ancora un significativo squilibrio economico attestato dalla perdita di esercizio pari a € – 457.349,00, con una conseguenziale riduzione della stessa rispetto all’esercizio precedente del 35%.

In base agli interventi delle minoranze alla gestione amministrativa del sindaco Luigi Petrella, un consorzio, una società, un imprenditore rilevano un’azienda quando possono guadagnarci. Osservando la situazione reale della Multiutility Volturno – in base a quanto emerge dal dibattito politico – la stessa riuscirebbe ad incassare il 37% dalle tasse e dai tributi, meno della metà dall’accertato. La domanda che è stata posta al primo cittadino, cosa ha fatto di concreto il Comune visto che da alcuni anni ha una partecipazione totale sulla Multiutility Volturno? La preoccupazione degli esponenti politici locali è data soprattutto dal fatto che il passivo societario è andato ben oltre i 480.000 euro del 2021. – continua sotto –

Se a questo poi si aggiunge il dato degli evasori, degli allacci abusivi e che sono segnalate vistose perdite sulla rete idrica di Castel Volturno che farebbe acqua da tutte le parti, in quanto ormai obsoleta (perdita stimata del 25%), ci si chiede come mai poi sono state colte con indifferenza alcune occasioni per intervenire sulle perdite della rete, quali: la formulazione di una proposta progetto all’avviso pubblico nell’ambito dell’asse IV del PON infra-strutture e reti 2014-2020 previsto anche per la Campania?

Ci si è chiesto anche se sono stati esperiti tutti i tentativi possibili per evitare la messa in liquidazione della società. Il 5 agosto scorso in un rocambolesco Consiglio comunale erano attese tante risposte ai tanti interrogativi posti al sindaco Petrella sulla questione Multiutility. In realtà poi dalla lettura del verbale del civico consesso riportato nella delibera n. 44 dell’8 agosto 2022, della Pubblica Assise, si comprende che il Consiglio comunale ha fornito poche e scarne notizie, se non quella che si sarebbe riunita a breve l’Assemblea dei soci. A questo punto il consigliere comunale Scialla ha dichiarato laconiche le comunicazioni effettuare dal primo cittadino e ha chiesto di conoscere quali fossero le prospettive sia per il servizio idrico di Castel Volturno, sia per i connessi livelli occupazionali; il collega Nicola Oliva, invece era desideroso di comprendere quali potessero essere gli scenari futuri della società e la consigliera Anastasia Petrella si è chiesta, in tale frangente, il perché non fossero pervenute al Consesso le comunicazioni attese da tempo; mentre il rappresentante dei 5 Stelle Guido Schiavulli ha ricordato al sindaco l’interrogazione depositata sulla Multiutility che attendeva una risposta.

La fascia tricolore, forse stizzita dagli attacchi provenienti da più parti, ha ricusato il consigliere Scialla il fatto che faceva parte della vecchia amministrazione comunale guidata da Dimitri Russo, ricordando come le vicissitudini della Multiutility Volturno provenivano da lontano e rimembrando come la convenzione stipulata al tempo non avesse prodotto poi risultati positivi. Alla domande sul futuro della Multiutility il sindaco si è limitato a rispondere che “la direzione da prendere fosse stata quella di riportare in bonis la società (quindi recuperare il debito della società) e sarebbero attesi ulteriori sviluppi ad ottobre”. A questo punto il consigliere Oliva ha ricordato, invece al sindaco, che se la reale intenzione fosse quella di risanare la Multiutility, allora perché non si è provveduto negli ultimi 3 anni a presentare un piano industriale finalizzato al risanamento? A questo punto ha annunciato anche un ricorso alla Corte dei Conti. Dai banchi della minoranza, sempre il consigliere Scialla ha infine ribadito che il primo cittadino dovrà impegnarsi in prima persone a risolvere la faccenda prima che lo faccia qualcun altro. – continua sotto –

Ebbene, come si può notare dal dibattito politico la vicenda riserverà ancora colpi di scena, anche perché oltre alle parole pronunciate in Consiglio comunale abbiamo cercato di trovare sulla piattaforma internet della società Multiutility Volturno ulteriori notizie sulla situazione economico-finanziaria rispetto all’ultimo bilancio datato 31/12/2020, ma non siamo riusciti nell’impresa, in quanto siamo incappati solo in determine in cui si definisce la società in questione, che ha come socio unico il Comune di Castel Volturno, “in liquidazione”.

Se il sindaco non riuscirà nell’intento di risanare la Multiutility Volturno che fine faranno le 10.000 unità da contrattualizzare per il servizio idrico? E non parliamo del personale che vanta il diritto almeno di essere confermato nell’ipotesi di un assestamento societario o di un cambio di gestione. Ma al momento si aspettano conferme, in quanto l’unica risposta data è solo su un’intenzione di risanare in bonis, ma che deve poi essere resa concreta con piani di risanamento e accordi di ristrutturazione del debito.

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