Aversa, non solo Via Dell’Archeologia: ecco la “mappa” degli edifici abusivi da abbattere

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Spiegamento di forze dell’ordine per l’abbattimento di un capannone con tre abitazioni in via dell’Archeologia, ad Aversa, al confine con Gricignano. Quella che doveva essere la semplice esecuzione di un provvedimento giudiziale, oramai definitivo, si è trasformata in una vicenda umana che è andata avanti per due giorni. – continua sotto –

Uno dei proprietari, infatti, nella mattinata di mercoledì, alla vista dei mezzi meccanici e dello spiegamento di forze, si è barricato in casa minacciando di darsi fuoco con la benzina. La tensione è salita e sul posto sono giunti altri poliziotti oltre a numerosi agenti della polizia municipale, una pattuglia della guardia di finanza, un’autopompa del locale distaccamento dei vigili del fuoco e un’ambulanza del servizio 118, mentre la strada veniva chiusa al traffico.

Alla fine, l’uomo è stato convinto a desistere dal suo proposito, ma non si è dato via, almeno sino al tardo pomeriggio, alle operazioni di abbattimento vero e proprio, provvedendo solo a svuotare le tre abitazioni che, a vedersi, si intuisce siano da ascriversi all’abusivismo di necessità e non certamente a quello con fini speculativi, anche se abusivismo rimane. Tra i componenti dei tre nuclei familiari sgomberati la presenza di diversi bambini, una circostanza che ha reso più difficile l’evacuazione degli abitanti. Le scene si sono ripetute nella mattinata di ieri sino a quando, nel primo pomeriggio si è proceduto all’abbattimento vero e proprio con l’aiuto delle ruspe e di altri mezzi meccanici. – continua sotto –

Le operazioni di abbattimento dell’edificio erano state rinviate durante la pandemia da Covid-19, ma sono riprese con il normalizzarsi della situazione. Riportare la legalità in un settore, qual è quello dell’urbanistica, con un’iniziativa che non ha precedenti nella storia amministrativa di Aversa e che potrebbe essere legata alle minacce ricevute dal sindaco Alfonso Golia in questi giorni, è l’obiettivo di una serie coordinata di interventi. L’iniziativa ha visto già nel settembre 2021 il via per l’abbattimento di undici immobili, o parte integrante di essi. Immobili dichiarati abusivi e, conseguentemente, da abbattere con tanto di sentenza di diverse autorità giudiziarie, passate in giudicato, su iniziativa della Procura della Repubblica con conseguente condanna penale dei proprietari.

Si tratta, nello specifico, di: un immobile su suolo aversano, ma con ingresso in viale Kennedy di San Marcellino, colpito da una sentenza che risale al 2018, già abbattuto; un immobile in via Saporito, zona case popolari, con la relativa sentenza del settembre 2009; un terzo immobile ubicato in via Cappellone, con sentenza che risale al 2010; sono ben sei, poi, le mansarde definite abusive, realizzate in via Michelangelo, da abbattere a seguito di sentenza che risale addirittura al 2005; la quinta pratica riguarda un immobile di via Porta San Giovanni dichiarato abusivo con una sentenza di quasi venti anni fa, nel maggio 2002; infine, l’immobile di via dell’Archeologia divenuto abusivo con sentenza del 2009.

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