Casaluce, secondo “strano” tentato furto al Comune: cosa cercano davvero i ladri?

di Nicola Rosselli

Casaluce (Caserta) – Cosa cercano i soliti ignoti all’interno della casa comunale di Casaluce? Un giallo che si infittisce considerato che nella notte tra venerdì e sabato vi è stato l’ennesimo furto con il preoccupante bottino di una pistola che era custodita in una cassaforte. – continua sotto –

Dopo quella di una settimana fa quando, almeno in apparenza, sembrava non essere stato portato via nulla, questa volta è toccato alla stanza della funzionaria Lina Cantile. Sabato notte la cassaforte è stata trasportata fuori nel cortile dove è stata abbandonata dopo che i malviventi avevano tentato di portarla via con l’auto dei vigili, ma l’auto non è partita. Il nuovo tentativo di furto è stato scoperto nella mattinata di sabato e nella giornata di domenica in paese. A coordinare le indagini di una vicenda che sembra essere sempre più un giallo è giunto anche il maggiore Ivano Bigica, comandante della compagnia carabinieri di Aversa, ma nulla è trapelato dai diversi sopralluoghi che i militari aversani e della stazione di Teverola, competente per territorio, hanno eseguito presso la casa comunale della cittadina alle porte di Aversa.

A preoccupare gli investigatori è soprattutto la sottrazione di una pistola, custodita in municipio dopo che il vecchio comandante della Polizia locale, Ludovico Di Matteo, era andato in pensione. Anche questa volta i malviventi hanno messo a soqquadro gli uffici spargendo pratiche ovunque. La sensazione è che i tentativi di forzare o portare via le varie casseforti presenti nella casa comunale sia solo un diversivo, ma che il vero obiettivo sia un altro, probabilmente far scomparire qualche pratica scomoda, forse nel delicato settore dell’urbanistica. Non è stata attaccata la cassaforte che conteneva le schede utilizzate per il rilascio delle carte di identità elettroniche.

Sull’argomento da registrare il silenzio dell’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Luongo. Dall’opposizione, invece, i rappresentanti di “Uniti per Casaluce” attaccano a testa bassa: «Desta sconcerto e qualche interrogativo quello che è accaduto al Comune di Casaluce nel giro di pochi giorni. Due incursioni notturne a distanza di pochi giorni alla ricerca di un tesoro inesistente. Un dispiego di energie per questa banda, alquanto sprovveduta, non commisurata al bottino ottenuto. Un Comune non ha contanti da spingere malfattori a forzare o fondere casseforti. È fatica inutile e dispendiosa oltre che pericolosa. La domanda è cosa cercano realmente? Cosa spinge questa banda ad intrufolarsi nottetempo in uffici deserti?». «Nella prima incursione notturna – continua la minoranza consiliare – è stato vandalizzato l’ufficio finanziario, nella seconda l’ufficio anagrafe e il comando di polizia locale. Queste incursioni sono molto strane nella loro ripetitività. Ancora più strano è la facilità con cui entrano nella casa Comunale. Vero è che il Comune non ha tesori contanti da custodire ma ha dati e informazioni riservate che dovrebbero essere custodite molto meglio del denaro». – continua sotto –

Si passa, poi, all’attacco politico: «Gli attuali amministratori però, occupati a guardare altrove, e ad occuparsi di altri affari, nulla fanno per proteggere la casa dei cittadini. Le chiavi d’ingresso sono state nel tempo, distribuite un po’ a tutti. Tutti entrano ed escono. Cosa cercano questi ladri veramente? Nella prima incursione hanno visto chiaramente che le casseforti non contenevano denaro, eppure sono ritornati. Un atto di coraggio e di temerarietà non commisurato al bottino, un magro bottino. Due volte nel giro di una settimana. È forse un avvertimento? Sono forse alla ricerca di documenti riservati? Hanno forse violato il sistema informatico per copiare i dati in possesso dell’Ente?». SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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