Aversa, raccolta rifiuti: operatori denunciano scarsa sicurezza sul cantiere

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Sindacati degli addetti al servizio di igiene urbana sul piede di guerra ad Aversa. Nel mirino della Flaica – Cub, attraverso un documento sottoscritto dal segretario nazionale Marcello Amendola e da quello provinciale Giulio Testore, la società che gestisce il servizio di igiene urbana nella città normanna. – continua sotto –

La Flaica ha inviato a tutte le autorità interessate una diffida nel proseguire l’appalto senza che siano riviste una serie di condizioni relative alla sicurezza dei lavoratori e, nello stesso tempo, proclama lo stato di agitazione. A finire nel mirino «le inefficienze e le carenze nel cantiere di Aversa, sito in via Piro Consortile civico 2 Casaluce, ubicato in un altro comune, a 10 chilometri di distanza dall’effettivo luogo di lavoro», così come era previsto dal bando di gara. «Questa situazione, incredibilmente passata in silenzio da parte delle autorità competenti al controllo – si legge nella diffida – rappresenta la prima grande anomalia che va in netto contrasto con l’offerta del progetto presentato dalla Tekra nella gara speciale di appalto, visto che la stessa prevedeva per essere aggiudicata, un posizionamento ad Aversa, più precisamente in via Cappuccini presso l’ex sito di trasferenza, oggi abbandonato ad atti vandalici».

«Ad oggi – spiegano Amendola e Testore – non abbiamo mai diffidato l’azienda a spostare il cantiere in quanto la stessa ha costruito la sua tesi di cantiere/deposito mezzi provvisorio, ma i fatti dimostrano che provvisorio non lo è più». La Flaica evidenzia come più volte abbia sottolineato che avrebbe anche accettato tale situazione sempre che quel cantiere di Casaluce fosse a norma, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza degli addetti al servizio di igiene urbana. Cosa che, a detta dei sindacati, così non è, tanto da invitare le autorità deputate ai controlli ad intervenire.

Nello specifico, si lamenta che «l’acqua utilizzata per gli spogliatoi e i servizi igienici di provenienza anomala e sicuramente poco chiara, sembrerebbe ad un nostro parziale riscontro come da verifica eseguita e prontamente segnalata in azienda, che se rimane in una bottiglia di plastica per un giorno ha odore sgradevole  di  fogna; l’unica  risposta   che  possiamo   darci  che  forse  proviene dalle bocchette che servono per l’irrigazione dei campi; mancano estintori in tutti i container adibiti a spogliatoi, le uscite di sicurezza con le porte antipanico, l’acqua potabile, le cassette di primo soccorso e la sala mensa». Una situazione che chiama in causa anche l’amministrazione Golia che non avrebbe mai contestato alla ditta la mancata apertura dell’isola ecologica di Cappuccini.

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