Mafia a Palermo, 24 arresti nel mandamento Santa Maria di Gesù-Villagrazia: clan gestiva anche festa patronale

di Redazione

Operazione antimafia con 24 arresti a Palermo. I carabinieri del Ros e del comando provinciale, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, hanno colpito uno dei mandamenti mafiosi storici del capoluogo siciliano: quello di Santa Maria di Gesù-Villagrazia. – continua sotto –

Per 21 indagati dell’inchiesta, denominata “Navel”, si sono aperte le porte del carcere, mentre altri tre sono finiti agli arresti domiciliari. Diversi i destinatari della misura risultati anche percettori del Reddito di cittadinanza. Queste le accuse, a vario titolo: associazione mafiosa, estorsione, associazione finalizzata al traffico di droga, rapina e trasferimento fraudolento di valori. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai sostituti procuratori Dario Scaletta e Luisa Bettiol.

Ricostruiti gli assetti delle famiglie mafiose di Santa Maria di Gesù e di Villagrazia, così come i ruoli anche di alcuni imprenditori attivi nel settore della distribuzione alimentare, dei giochi e delle scommesse: questi ultimi avrebbero messo a disposizione dei clan le proprie attività. A due imprenditori è stata notificato il divieto temporaneo di esercitare la loro attività. Dall’inchiesta della Dda emerge inoltre il consueto spaccato di attività illecite – con reati contro il patrimonio, traffico di droga ed estorsioni – organizzate per sostenere i detenuti e le loro famiglie. Il settore della droga veniva gestito da una struttura parallela che curava approvvigionamento e spaccio nel quartiere della Guadagna. Scoperta anche una fitta rete di relazioni e comunicazioni dirette a evitare i controlli delle forze dell’ordine.

A questa organizzazione parallela sarebbe collegata anche la scoperta di una piantagione di marijuana sequestrata dai carabinieri nell’ottobre del 2019 a Riesi, in provincia di Caltanissetta. Il pressing di Cosa nostra su imprenditori e commercianti della zona era totale. Non è sfuggita a questo pressing una impresa edile impegnata in alcuni lavori nel quartiere di Santa Maria di Gesù, ma con sede a Villagrazia: le interlocuzioni tra gli uomini d’onore di Santa Maria di Gesù e Villagrazia hanno messo in evidenza, secondo i carabinieri, i legami tra le realtà mafiose dei due rioni. – continua sotto –

Tra gli elementi raccolti dagli inquirenti anche l’imposizione di una fornitura di bevande ai titolari di una sala ricevimenti e una rapina ai danni di un rappresentante di orologi, ma anche il fenomeno del cosiddetto “cavallo di ritorno” in riferimento alla restituzione di un’auto rubata a un familiare di un uomo ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa di Palermo Centro. I clan, inoltre, si occupavano anche di gestire tutte le fasi di una festa patronale rionale.

C’era anche l’organizzazione di una festa patronale rionale tra le attività del mandamento mafioso che si sarebbe occupato delle fasi organizzative, gestionali ed esecutive della celebrazione: “Attività – evidenziano gli investigatori – chiaramente volte alla ricerca del consenso”. In questo quadro veniva chiesto denaro ai commercianti ma quei soldi “solo in parte” erano destinati a coprire le spese. Gli affiliati si sarebbero addirittura occupati degli aspetti della logistica e della sicurezza urbana: dalle modalità di chiusura delle strade a quella di somministrazione degli alcolici. Sarebbero stati avviati anche contatti con un noto cantante neomelodico per concordarne la partecipazione alla manifestazione, poi sfumata a causa della mancata autorizzazione da parte della questura di Palermo. IN ALTO IL VIDEO

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