Trentola Ducenta, De Marco “interroga” Apicella sulla gestione della raccolta rifiuti

di Redazione

Trentola Ducenta (Caserta) – Dopo aver preso le distanze dal gruppo di maggioranza che sostiene il sindaco Michele Apicella, sollevando dubbi, a suo parere “più che legittimi”, sul bilancio consuntivo, il consigliere comunale Davide De Marco, come già preannunciato, pone una serie di interrogativi al primo cittadino, agli assessori e al dirigente responsabile della raccolta dei rifiuti. – continua sotto –

Riceviamo e pubblichiamo: “Quotidianamente mi arrivano lamentele circa la mancata raccolta di rifiuti in alcune strade, l’assenza totale di pulizia delle strade nonché delle caditoie. Ho deciso, pertanto, di analizzare punto per punto il capitolato riferito al contratto di appalto numero 6 del 20 settembre 2019 e, a prima vista, sembrerebbero esserci alcune inadempienze relative alla gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Il capitolato speciale di appalto, allegato al bando in questione, prevede infatti una molteplicità di servizi che la ditta aggiudicataria ha l’onere di adempiere con l’utilizzo di un numero di unità di operatori ben definito che nel corso del tempo, però, pare abbia subito, delle variazioni.

Cominciamo con l’articolo 17 del capitolato speciale che prevede che la ditta subentrante debba garantire il passaggio di cantiere, ex articolo 6 del Ccnl, a tutti gli operatori che prestavano servizio almeno da 150 giorni antecedenti la data di redazione del capitolato. I dipendenti che erano in servizio vengono indicati dalla ditta in numero 15. Attualmente il numero degli operatori addetti al cantiere di Trentola Ducenta sono 15 oppure in numero maggiore? Infatti, un aumento della spesa del personale potrebbe incidere sulla spesa per l’espletamento dei servizi previsti nel capitolato e ridurre gli stessi. – continua sotto –

L’articolo 19, poi, prevede che l’appaltatore debba garantire la disponibilità nel raggio di 15 chilometri dalla sede comunale di almeno una struttura attrezzata per il ricovero dei macchinari, attrezzature, spogliatoi ed altro. Ad oggi, per quanto si conosce, l’unico deposito esistente (tra l’altro a norma? Di proprietà comunale per il quale la ditta versa il canone?) è quello ubicato a via Salvo d’Acquisto – ex via Larga. Tale situazione, se accertata, determinerebbe un danno erariale, oltre che un rischio igienico-sanitario.

Passiamo all’articolo 24 che prevede la possibilità per la ditta aggiudicataria di sub appaltare il servizio a condizione che in sede di offerta abbia dovuto indicare la società a cui, eventualmente, sub appaltare il servizio. Quale ditta attualmente espleta il servizio? Se diversa, è stata precedentemente indicata? Tenendo conto, comunque, che l’articolo 29 prevede, inoltre, il divieto assoluto di cedere, in tutto o in parte, il contratto d’appalto.

L’articolo 32 prevede, invece, l’applicazione di penali nel caso di inadempienze contrattuali o inesatto adempimento contrattuale. Considerate le numerose lamentele circa i servizi che la ditta dovrebbe eseguire e che – sembrerebbero – non svolti (spazzamento, pulizie espurgo caditoie, mancata fornitura di contenitori, eccetera) sono state applicate le dovute penali e/o laddove previsto la decurtazione degli importi previsti per il servizio non eseguito? – continua sotto –

L’articolo 56 prevede la pulizia manuale di strade ed aree pubbliche. Viene regolarmente eseguita su tutto il territorio oppure solo in alcuni tratti? E per quanto riguarda la pulizia meccanizzata di strade ed aree pubbliche prevista dall’articolo 57: viene eseguita?

Insomma, prima dell’attuale aggiudicazione, il servizio di raccolta rifiuti veniva espletato a fronte di un corrispettivo di circa 70mila euro mensili; invece, oggi, se i dubbi sollevati dovessero essere concreti, sembrerebbe che per gli stessi servizi venga corrisposto un canone mensile di oltre 100mila euro, situazione inaudita e alla quale bisognerebbe subito correre ai ripari. Il tutto ovviamente nell’interesse della nostra Trentola Ducenta”.

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