Marilena Natale riceve il “Premio Leali delle Notizie” in memoria di Daphne Caruana Galizia

di Redazione

La lotta contro la mafia e per la libertà di stampa e di espressione sono stati i temi centrali dell’ottava edizione del Festival del Giornalismo promosso dall’associazione culturale “Leali delle Notizie” che si è tenuto in Friuli Venezia Giulia. Tra gli ospiti la cronista casertana Marilena Natale che ha ricevuto il “Premio Leali delle Notizie” in memoria di Daphne Caruana Galizia, la giornalista e blogger maltese, impegnata in numerose inchieste e attiva contro la corruzione, uccisa in un attentato dinamitardo vicino la sua abitazione il 16 ottobre 2017. – continua sotto –  

E’ stata la sorella di Daphne, Corinne Vella, a consegnare il riconoscimento a Natale, da anni costretta a vivere sotto scorta per il suo impegno contro la camorra e il malaffare ma anche a tutela dei bambini affetti da tumore.

Questa la motivazione del premio: «Marilena Natale vive sotto scorta dal 2017 a seguito delle pesanti minacce provenienti dal clan dei Casalesi, ma non ha abbandonato la sua città, Aversa, in Campania. Le ultime intimidazioni le sono arrivate via Whatsapp in gennaio: insieme agli insulti, la proibizione di nominare un boss della camorra, Michele Zagaria, condannato all’ergastolo. Nonostante le difficoltà che il vivere sotto scorta comporta, con coraggio e determinazione Marilena Natale porta avanti le sue inchieste in un territorio difficile come le province di Napoli e Caserta, dove la camorra sta rialzando la testa. Eppure, nonostante le intimidazioni, continua a occuparsi di infiltrazioni camorristiche, traffico di rifiuti, inquinamento e salute pubblica, ed è anche grazie ai suoi articoli che alcuni Comuni sono stati sciolti per mafia. Ha fondato l’associazione “La Terra dei cuori” per aiutare i bambini ammalati di cancro nella “terra dei fuochi”. Ha vinto numerosi premi, tra cui il premio “Agende rosse”, dedicato a Paolo Borsellino. Consegnarle il Premio intitolato a Daphne Caruana Galizia vuole essere un modo per sostenerla nella sua lotta quotidiana contro la criminalità, nel nome della libertà di stampa e del diritto a essere correttamente informati».

“Ho fatto di Daphne il mio faro – ha commentato Marilena Natale durante la cerimonia di premiazione – e con il mio lavoro cerco di dare voce alla mia terra. Non sono una giornalista di antimafia. Faccio la giornalista per difendere la mia terra e per alcuni sono una voce scomoda. Volevo riscattare la mia terra fin da piccola, in quanto solo qualche giornale locale parlava di corruzione nelle mie zone. Con la strage di immigrati del 2008 si è ricordata l’esistenza della mafia in provincia di Caserta”. – continua sotto –  

“Nel 2014 – continua la cronista originaria di Aversa – sono entrata in un ospedale pediatrico e sono scesa all’inferno. I bambini passavano dal latte materno alla chemioterapia, vedevo bare piccole chiudersi e genitori che non avevano nemmeno i soldi per seppellire i propri bambini. Ogni bambino di quell’ospedale è una mia cellula, è la spinta che mi porta ad andare avanti a difendere la mia terra. Forse non ci riuscirò ma almeno ci ho provato. Vivo ad Aversa, in provincia di Caserta, a due chilometri da Casal di Principe, dove c’è un traffico di rifiuti. Mafiosi e politici mi hanno anche querelata numerose volte. Sono finita sotto scorta perché ho scoperto il legame tra mafia e politica. Non mi posso più muovere. Possono uccidere il mio corpo, non quello che ho detto, non le mie parole”.

– foto di Katia Bonaventura — 

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