Napoli, demolito altarino dedicato a camorrista ucciso in un agguato

di Redazione

“Le Istituzioni sono chiamate ad affrontare con determinazione anche la questione dei murales e degli altarini dedicati a esponenti dei clan, perché si tratta di simboli che esercitano una forte influenza sulla popolazione. Per questo motivo, riteniamo che sia importante, da parte delle nostre forze di polizia, intervenire per la rimozione di queste figure e, più in generale, di queste rappresentazioni perché ciò dimostra che lo Stato c’è ed è più forte della camorra. È fondamentale, infatti, che la nostra comunità senta lo Stato vicino e comprenda che l’unico ‘sistema’ in cui identificarsi e riconoscersi è lo Stato”. – continua sotto – 

Così in una nota il sindaco della Città metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, commentando l’operazione della Polizia metropolitana che oggi, nella zona del Borgo Sant’Antonio Abate, nel quartiere di San Lorenzo Vicaria a Napoli, ha abbattuto un murale realizzato accanto a un’edicola votiva raffigurante l’immagine della Madonna. L’opera era dedicata a uno degli esponenti di camorra rimasto vittima di un agguato nell’ambito di una guerra tra diversi gruppi della criminalità organizzata.

Ad agire, in via Sant’Antonio Abate, per la rimozione dell’edicola votiva, gli agenti della Polizia metropolitana, della Polizia di Stato e Municipale, i carabinieri e la guardia di finanza. Le forze dell’ordine si sono mosse su impulso del procuratore Generale della Repubblica di Napoli, Luigi Riello.

Ad oggi, circa 40 gli altarini abusivi censiti e sequestrati, dei quali 37 demoliti, con conseguente restituzione degli spazi alla città. La Polizia metropolitana ha espletato oltre 600 ore di lavoro tra il 2021 e la prima metà del 2022 solo per le demolizioni e rimozioni di murale, altarini, striscioni ed edicole votive.

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