Grazzanise, uccisi dal clan Schiavone per aver dato fuoco a fienili: un arresto dopo 20 anni

di Redazione

I carabinieri della stazione di Grazzanise, all’esito di una articolata attività di indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di un uomo di Casal di Principe, attualmente detenuto, nei confronti del quale sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza in merito alla commissione, in concorso con altri tre indagati, dell’omicidio pluriaggravato di Domenico Apuzzo e Salvatore Natale, maturato nel contesto della criminalità organizzata. – continua sotto – 

L’indagine ha consentito, anche grazie all’analisi delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati quali autori del duplice omicidio, avvenuto il 10 ottobre 2003 nella frazione Brezza di Grazzanise e commesso utilizzando un fucile calibro 12 caricato a pallettoni ed un fucile mitragliatore kalashnikov.

Il motivo dell’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini, è da ricollegare alla volontà del clan dei casalesi – fazione Schiavone di riaffermare la propria supremazia ed il proprio predominio sul territorio, cagionando la morte delle due vittime, ritenute responsabili di alcuni incendi di natura dolosa divampati all’interno dei fienili di aziende bufaline della zona.

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