Piedimonte Matese, Del Sesto: “Su Palazzo Ducale dietrofront della Provincia”

di Redazione

Nuovamente incerto il destino della parte pubblica della storica dimora dei Gaetani d’Aragona di Piedimonte Matese (Caserta). È quanto emerge dagli allegati al decreto monocratico presidenziale numero 96 dello scorso 23 maggio, recante «Approvazione del Documento Unico di Programmazione 2022-2024 e dello schema di bilancio di previsione 2022-2024 e relativi allegati, ai sensi dell’articolo 174 del Decreto legislativo numero 267/2000 e degli articoli 11 e 18-bis del Decreto legislativo numero 118/2011». Difatti, nella sezione relativa al “Piano delle alienazioni – Elenco sintetico degli immobili oggetto di alienazione nel corso del triennio 2022-2024” della Provincia di Caserta, al numero 4, per l’anno 2023, è riportato proprio il Palazzo Ducale di Piedimonte Matese con un valore di 1 milione e 13.148,76 euro. – continua sotto – 

A renderlo noto è la deputata Margherita Del Sesto che, negli ultimi anni, ha acceso i riflettori sulle condizioni di degrado in cui versa la parte pubblica del bene culturale, riuscendo ad ottenere anche un finanziamento ministeriale di mezzo milione di euro, che ha consentito di effettuare lavori di consolidamento della facciata, degli affreschi e di una parte delle coperture.

“Si tratta dell’ennesima giravolta sul destino di Palazzo ducale – dichiara Del Sesto – che dà luogo ad una situazione, a dir poco, paradossale. Nel giro di otto mesi, la Provincia ha cambiato per ben tre volte il suo orientamento: dall’alienazione alla valorizzazione, per poi fare di nuovo un passo indietro. Quest’ultima decisione, del resto, si allinea a quelle degli anni precedenti, se si considerano i piani di programmazione triennali dell’ultimo decennio. Che lo storico edificio sia un peso per l’ente di area vasta è chiaro a tutti, nonostante gli (ultimi) annunci su una presunta valorizzazione, che non è stata mai centrale nelle politiche culturali provinciali”.

“Sebbene agli inizi di novembre dello scorso anno il Palazzo sia stato reso disponibile per la candidatura a finanziamento, nell’ambito di un progetto complessivo di valorizzazione presentato dal Crea, sei mesi dopo la storica dimora è diventata nuovamente alienabile, seppur per l’anno 2023. Decisione – conclude la parlamentare della VII Commissione Cultura della Camera – che potrebbe anche dar luogo a complicazioni nell’ottenimento del potenziale finanziamento da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, che a giorni dovrebbe pubblicare le graduatorie definitive. Auspico, quindi, che la decisione possa essere nuovamente, e tempestivamente, rivista da parte dell’Ente”. – continua sotto – 

L’approvazione del Dup e del Bilancio preventivo potrebbe esserci già in giornata, nel corso della prima convocazione del Consiglio Provinciale, programmata per le ore 13.

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