Aversa, farmacia chiede di spostare sede ma “sconfina” a Casaluce: il pasticcio finisce in tribunale

di Nicola Rosselli

“Guerra” tra farmacie tra Aversa e Casaluce grazie ad una vicenda che potrebbe costituire la trama di un film da commedia degli equivoci ma che, purtroppo, poco o nulla ha di comico, forse solo tanta approssimazione. – continua sotto –  

Da tempo immemorabile i due centri hanno in comune la sacra effigie della Madonna di Casaluce che soggiorna quattro mesi ad Aversa e otto a Casaluce. Da qualche giorno hanno in comune anche la Farmacia Europa che si affaccia sul viale omonimo. Questi i fatti: la farmacia in questione chiede al Comune di Aversa l’autorizzazione a spostare la propria sede di alcune centinaia di metri più avanti. Il Comune di Aversa, nella persona del sindaco Alfonso Golia (che, ironia della sorte, è anche lui farmacista, ma questo è marginale nella vicenda), concede l’autorizzazione senza accorgersi che la nuova sede (un palazzo di nuova costruzione) è ubicata, sebbene sulla stessa strada, in territorio del Comune di Casaluce che si incunea in quello aversano nel quartiere del Borgo.

Un “abuso” bello e buono, quello che il comune normanno avrebbe perpetrato, almeno a prima vista. Tant’è che insorgono i due titolari delle farmacie presenti a Casaluce, citando in giudizio sia la farmacia aversana che si è spostata a Casaluce sia l’amministrazione comunale di Aversa. Lamentano, i due farmacisti casalucesi, una serie di “abusi” e “sviste amministrative”, soprattutto la carenza di potere del sindaco di Aversa che, evidentemente, non ha alcun diritto di decidere dell’ubicazione di una farmacia nel territorio di un altro comune.

Insomma, un vero e proprio pasticcio, almeno stando a quanto evidenziato dai titolari delle due farmacie di Casaluce che si sentono, di fatto e non solo, danneggiati nella loro attività. Pare, inoltre, che il Comune di Aversa abbia rilasciato l’autorizzazione al trasferimento della sede senza informare (o almeno coinvolgere) l’Asl che in materia di ubicazione delle farmacie non può essere tenuta fuori. – continua sotto –  

Un danno lo subirebbe, inoltre, anche la titolare della Farmacia Europa che ha acquisito un immobile con la certezza di potersi spostare senza problemi. Un’unica perplessità viene avanzata: possibile che non si sono accorti che stavano acquistando un immobile ubicato in un altro comune?

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