Aversa, canoni mercato ortofrutticolo: non si placa lo scontro legale tra Comune e operatori

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Mercato ortofrutticolo di viale Europa, nuove tegole per gli operatori? Sì per il Comune di Aversa, no per i diretti interessati. Il Tribunale di Napoli Nord, secondo l’Ente, ha dato ragione al Comune di Aversa, difeso dagli avvocati comunali Giuseppe Nerone e Domenico Pignetti, in un procedimento attivato da un operatore moroso ai pagamenti dei tributi comunali. Di diverso avviso gli operatori, che evidenziano come il tribunale aversano abbia semplicemente deciso sulla giurisdizione dichiarandosi incompetente a favore dei magistrati amministrativi. – continua sotto –

La vicenda trae, infatti, origine da una opposizione messa in essere da L.E., un operatore del Mof che si opponeva ad una ingiunzione di pagamento di una somma di poco superiore ai centomila euro per l’omesso versamento, dal 2011 al 2019, dei dovuti canoni di occupazione dello stand. Il Tribunale, accogliendo le tesi difensive del Comune ha deciso che l’eccezione circa il difetto di giurisdizione è fondata e merita, pertanto, di essere accolta con conseguente rigetto della richiesta di annullamento della pretesa dell’operatore della struttura mercantile.

E’ stato, infatti, evidenziato dal tribunale che il Comune «in particolare eccepiva, preliminarmente, il difetto di giurisdizione del Tribunale ordinario in favore del Tribunale Amministrativo Regionale in quanto, in materia di concessione di beni o di servizi, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo tutte le controversie fra l’amministrazione concedente e il concessionario in cui si discuta sull’asserita violazione degli obblighi derivanti dal rapporto concessorio».

A tal riguardo, lo stesso Tribunale nella sentenza, interpretata in maniera diversa dal Comune e dall’operatore del mercato, ha richiamato diversi precedenti giurisprudenziali anche della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che hanno stabilito che rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie in cui si discute della violazione di obblighi nascenti dal rapporto concessorio che è il rapporto che intercorre tra il Comune di Aversa e gli operatori che espletano la loro attività di commercianti di prodotto ortofrutticoli nella struttura di viale Europa. Struttura che, tra l’altro, è stata chiusa, a seguito di una ispezione dei carabinieri dei Noe dei Nas e degli ispettori dell’Asl, per quasi due anni ed è stata riaperta per metà lo scorso 24 giugno dopo aver speso quasi mezzo milione per lavori che non ne hanno consentito la riapertura totale per la quale necessiteranno altri 600mila euro e ancora tanti mesi. Una situazione che non ha placato l’ira degli operatori che sono sempre sul piede di guerra. – continua sotto –

«Questa sentenza, insomma, – affermano dalla casa comunale normanna – oltre a rigettare l’istanza dell’operatore del mercato che, quindi, dovrà versare nell’immediato nelle casse del Comune una somma cospicua di oltre centomila euro, costituisce un più che favorevole precedente per il Comune». «Assolutamente no. Infatti, – rispondono dal mercato – il giudice del Tribunale di Napoli Nord ha semplicemente statuito di non essere competente relativamente alla materia portata al proprio esame indicando i magistrati del Tribunale Amministrativo Regionale al quale ci rivolgeremo per far riconoscere le nostre ragioni perché quelle somme non sono dovute. Chiederemo, inoltre, la sospensione del pagamento in attesa della decisione finale».

Per la cronaca, ad essere pendenti dovrebbero essere crediti presunti del Comune nei confronti degli operatori per poco meno di due milioni di euro. Chi non pagherà, non rientrerà, almeno nelle intenzioni dell’Ente.

Quali conseguenze avrà questa sentenza? A rispondere l’avvocato aversano Fabio Roselli che ha seguito diverse vicende relative al mercato ortofrutticolo aversano. «Questa decisione, che qualche non addetto ai lavori ha sbandierato come una vittoria del Comune di Aversa, in realtà, – ha spiegato il legale – non ha affrontato, nel merito, le questioni oggetto dell’opposizione proposta dagli operatori, ma solo quella, preliminare, della competenza del Tribunale Civile a giudicare i fatti di causa». «Il Tribunale di Napoli Nord, infatti, ha ritenuto che l’opposizione alle ingiunzioni di pagamento del canone di concessione per gli anni 2011-2019 – ha continuato l’avvocato Roselli – debba essere decisa dal giudice amministrativo competente per territorio. Per effetto di quanto deciso, il contenzioso dovrà essere traslato al Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania sede di Napoli che, in teoria, laddove non si riconoscesse competente, potrebbe poi rimettere gli atti alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione per risolvere il conflitto di giurisdizione. Nulla ha stabilito il Giudice in ordine alla fondatezza (o meno) delle ragioni di opposizione».

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