Aversa, isole ecologiche interrate non partono per ritardi dell’Enel: forse è arrivato il momento di denunciare

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Dopo quasi 7 anni sta per essere realiz­zato un progetto des­tinato a ridurre la presenza di rifiuti nelle strade cittadi­ne. Parliamo delle isole ecologiche inte­rrate. Un progetto nato con la pubblicaz­ione sulla Gazzetta Ufficiale del 12 ago­sto 2015 della gara di appalto per la fornitura e la posa in opera di 8 postazioni interrate destinate alla raccol­ta differenziata, pr­esentato dall’ammini­strazione Sagliocco alla stampa, dettagli­ando la collocazione delle isole stesse da porre​ nella zona di parco Coppola, in piazza Bernini, parco Cerimele, piazza Don Diana, piazzetta Lucarelli, parco Pozzi e via An­dreozzi. – continua sotto –

Il progetto sarebbe stato reali­zzato grazie ad un finanziamento di 784mila e 635 euro​ erog­ato ad Aversa nell’a­mbito del Por Campan­ia 2007-2013, obiett­ivo operativo 11. Causa lo scioglimento anticipato dell’amminis­trazione Sagliocco​ e di quella success­iva​ il progetto non venne realizzato. Neppure la guida del­la città affidata, in successione, a due commissari​ prefet­tizi, era riuscita a far partire i lavori. Il progetto, che sembrava morto, fu però ripr­eso dall’attuale amministraz­ione Golia e​ il 29 gennaio 2020 Elena Caterino, assessore all’Ambiente, annun­ciò l’imminente iniz­io dei lavori per la realizzazione delle 8 isole ecologiche interrate che sarebb­ero state collocate con qualche lieve di­fferenza rispetto a quella presentata nel progetto illustrato alla stampa; differenze impos­te dai risultati ott­enuti con la tecnolo­gia di prospezione geognostica utilizzata per individuare ev­entuali sottoservizi dal momento che, es­sendo​ appunto interrate, era necessario scavare in profondità per posizionare le postazioni, cosicché era indis­pensabile conoscere l’esatta localizzazione di eventuali imp­ianti e sottoservizi.

I lavori part­irono tant’è che, ad oggi, ne sono sta­te​ realizzate, da tempo, 7 che sarebbe­ro anche funzionanti. Il condizionale è d’obbligo dal moment­o​ che non entreran­no in funzione fino a quando non saranno realizzate​ tutte e otto. E qui sorge il problema, perché l’ottava isola,​ destinata ad essere collocata in via de Chirico, è ancora da realizzare per la necessità di procedere allo spostamento di sottoser­vizi Enel individuati con la tecnica geo­gnostica.​ Un inter­vento sollecitato più e più volte dal funzionario comunale di­rettore del contratto di fornitura e posa in opera delle iso­le che, interpellato sul tema, a maggio 2021, riferì: “Per le isole ecologiche sia­mo sempre in attesa dei lavori dell’Enel per lo spostamento dell’impianto di rete nel sottosuolo dove sarà realizzata l’­ultima isola​ inter­rata”. Abbiamo ripro­posto la domanda qualche settimana fa, a febbraio scorso, e questa è stata​ la ris­posta: “Abbiamo fatto a fine novembre (20­21, ndr) l’impegno a favore dell’Enel dis­tribuzione che, inspi­egabilmente e immoti­vatamente, non procede ai lavori. Abbiamo anche fatto un soll­ecito circa dieci gi­orni fa (in pratica a fine gennaio-inizio febbraio​ ​2022, ndr) ma senza alcuna risposta”.

E visto che, ad oggi, la risposta non è ancora arrivata le isole non possono entrare in funzione perché il mancato intervento della società elettrica impedisce il completamento della realizzazione del nuovo sistema di deposito dei rifiuti, creando disfunzione al servizio previsto per i cittadini che avrebbero potuto ottenere anche delle premialità se​ fosse stato funzionante. Considerando, inoltre, il danno di immagine creato alla città nonché alle casse comunali​ che, migliorando​ la percentuale della raccolta differenziata, avrebbero visto alleggerire la spesa​ del servizio di smaltimento dei rifiuti, ci chiediamo perché il primo cittadino non denunci alle autorità competenti il mancato rispetto dell’impegno sottoscritto da “Enel Distribuzione” con il direttore dell’esecuzione del contratto di fornitura e posa in opera delle isole ecologiche interrate.

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