Rifiuti campani rientrano dalla Tunisia: scatta protesta a Serre

di Redazione

A Serre, nel Salernitano, le comunità della zona si mobilitano contro l’arrivo dei rifiuti dalla Tunisia. In realtà, si tratta di un “rientro” in Campania dal momento che gli oltre 200 container, contenenti migliaia di tonnellate di spazzatura, erano stati importati illegalmente, circa due anni fa, da una società tunisina, partendo da Salerno e approdando al porto di Sousse. – continua sotto – 

Da lì nacque uno scandalo internazionale culminato con un intervento della magistratura tunisina che ha indagato 26 persone per corruzione, compresi i funzionari della dogana e l’ex ministro dell’Ambiente, Mustapha Aroui, tratto in arresto. Sei persone sono ancora in custodia cautelare in carcere, mentre il manager dell’azienda importatrice risulta in fuga. Sulla vicenda si attendono ancora diverse pronunce giudiziarie in Tunisia e Italia.

Intanto, in base ad un accordo tra Tunisia e Italia, i rifiuti devono tornare al mittente: rientreranno al porto di Salerno e saranno trasportati nell’area militare di Persano, frazione di Serre, dove saranno stoccati per un periodo strettamente necessario alle operazioni di analisi, in vista del loro trasferimento in impianti di trattamento finale fuori regione. Non sono previsti altri siti di stoccaggio e di analisi, oltre quello di Persano.

Ma esponenti politici e cittadini sono scesi in piazza per ribadire, insieme, il loro “no” allo stallo annunciato per sei mesi a Persano. A guidare la protesta, i sindaci di Serre, Franco Mennella, e di Altavilla, Francesco Cembalo. “Senza la caratterizzazione di questi rifiuti – dicono – non sappiamo cosa arriverà a Persano, assolutamente non idoneo e che, nel corso degli anni, è stato trasformato in una vera e propria discarica abusiva affermano i presidenti dei comitati pro ambiente”. IN ALTO IL VIDEO

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