Aversa, genitori di bambino autistico denunciano “violenze a scuola”: indagano i carabinieri

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – L’autorità giudiziaria competente vuole vederci chiaro, indagini in corso e massimo riserbo. Questa la risposta dietro la quale si trincerano gli investigatori che stanno indagando sulla denuncia effettuata da una coppia di genitori di un bambino autistico di nove anni che avrebbe, il condizionale è d’obbligo, subito delle violenze in una scuola dell’obbligo di Aversa. – continua sotto –

Secondo quanto hanno raccontato ai carabinieri della compagnia di Aversa che, coordinati dal maggiore Ivano Bigica, stanno conducendo le indagini sulla vicenda, la madre e il padre del bambino che frequenta un istituto pubblico ad Aversa, il figlio sarebbe arrivato a casa dalla scuola con graffi sulla schiena e sull’addome. Graffi che fino alla mattina, quando aveva lasciato la propria abitazione, non erano presenti. Da qui la denuncia con l’intento di fare luce su cosa sia accaduto al bambino aversano. Il piccolo, autistico quasi dalla nascita, frequenta un istituto scolastico pubblico della città normanna ed un centro specializzato di riabilitazione a Casal di Principe dove viene seguito da anni.

La circostanza denunciata si sarebbe verificata la scorsa settimana, quando la mamma si è accorta dei graffi presenti sul corpo del figlio autistico. Segni che i familiari del bambino collegano anche al comportamento tenuto in quei giorni. Il piccolo, infatti, dimostrava di non voler frequentare la scuola, cosa che, in precedenza, non era mai avvenuta. Tutti segnali che hanno allarmato i genitori che hanno scelto di agire denunciando tutto ai carabinieri della locale compagnia che adesso dovranno far luce su cosa sia accaduto realmente al piccolo durante l’orario scolastico.

Ai militari sono stati consegnati anche il referto rilasciato dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa ai quali i genitori si erano rivolti dopo aver scoperto i graffi e alcune foto per testimoniare visivamente quanto affermato dai medici del nosocomio normanno. A loro volta, i carabinieri hanno immediatamente segnalato la circostanza ai magistrati della Procura di Napoli Nord, diretta dal procuratore capo Maria Antonietta Troncone, che hanno imposto il riserbo sulle indagini in considerazione del coinvolgimento di un minore.

I carabinieri avrebbero già ascoltato alcune persone interne alla scuola che dovrebbe essere stata (ancora una volta il condizionale, considerato la delicatezza della vicenda) teatro dei presunti abusi. Non è escluso che i magistrati dispongano anche l’ascolto del piccolo con l’ausilio di personale specializzato in materia per cercare di raccogliere anche l’esperienza diretta della presunta vittima.

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