Gricignano (Caserta) – «Gricignano vince!». Con questa esclamazione i componenti del Comitato #Nobiodigestore di Gricignano hanno salutato il no definitivo venuto nella mattinata di ieri dalla conferenza di servizi (leggi qui la “cronaca” dei fatti) che ha visto la Regione Campania dare la risposta che i cittadini, anche delle confinanti comunità di Carinaro, Teverola e Marcianise, aspettavano da tempo in relazione all’autorizzazione alla realizzazione di un impianto di biometano da Forsu, nella zona industriale Asi “Aversa Nord”. – continua sotto –
Ma dal comitato fanno capire che potrebbe anche esserci un colpo di coda. «E’ stata una tappa fondamentale nella nostra guerra, – ha dichiarato una delle fondatrici del sodalizio, Giovanna Moretti – ma non abbassiamo la guardia e siamo pronti a continuare la lotta in tribunale (nel caso in cui Ambyenta dovesse impugnare, come ha annunciato, la decisione della conferenza). Siamo soddisfatti per la mancata assegnazione dell’Asi che si basa su criticità messe in luce dal comitato fin dall’inizio di questa storia. In conferenza dei servizi stamattina, se pur soddisfatti per il risultato positivo, abbiamo espresso il nostro dissenso su come è stato condotto l’iter autorizzatorio tra rimandi e possibilità date al proponente di presentare integrazioni e modifiche sostanziali al progetto. Rimangono le forti perplessità per i pareri positivi di Via, Asl e Arpac che, a nostro avviso, non ha tenuto contro delle forti criticità del nostro territorio».
«Ora – conclude l’esponente del comitato – è anche il momento della riflessione su come e grazie a chi Ambyenta si sia avvicinata a Gricignano. Rimangono aperti tanti interrogativi che non possono rimanere irrisolti. Ora è il momento della festa e della gioia per il risultato raggiunto, anche se siamo consapevoli che Ambyenta non si fermerà e con la Via positiva darà battaglia legale alla delibera dell’Asi che gli ha negato l’assegnazione del terreno ed ha innescato il parere negativo finale. È stata una lunga e complessa sfida, con alti e bassi e con colpi di scena inaspettati ed imprevedibili, guidata da una logica comune di buon senso ad obiettivo la tutela dello sparuto” brandello del tessuto urbano di Gricignano».
Positivo anche il commento della presidente dell’Asi Caserta, Raffaela Pignetti (nella foto), il cui parere negativo è stato determinante ai fini del diniego definitivo da parte della conferenza di servizi: «E’ la conferma – dice Pignetti – che l’iter seguito dal Consorzio Asi, basato su valutazioni tecnico-amministrative, è stato corretto e trasparente». «Ovviamente non posso che essere soddisfatto – ha dichiarato da parte sua il sindaco di Gricignano, Vincenzo Santagata – perché abbiamo lavorato tanto in questa direzione. Abbiamo lavorato in sinergia con i comuni di Carinaro, Marcianise e Teverola, insieme ai nostri tecnici e consulenti che hanno dato veramente il massimo. Devo ringraziare soprattutto l’operato dell’Asi perché, come avevamo detto sin dalle prime battute, l’unico modo in cui si poteva bloccare l’iter era la non assegnazione dei suoli necessari alla realizzazione dell’impianto».
Tra le motivazioni che hanno spinto l’Asi a negare l’assegnazione del suolo l’impatto sociale che il biodigestore avrebbe avuto su tutto l’agglomerato industriale. Impatto legato al coefficiente di rischio economico potenzialmente negativo del progetto. A tal proposito, nel suo parere, il comitato direttivo dell’Asi ha rilevato criticità legate al potenziale avvio nella zona industriale Aversa Nord di attività di gestione e trasformazione di rifiuti. Criticità rilevate da Comune, comitati civici e anche, sottolineava l’Asi, «da titolari di numerose attività produttive già da tempo insediate” che, “in ragione della tipologia di attività esercitata, hanno paventato la concreta possibilità di cessare le attività in area industriale». Il Tar, nei giorni scorsi, aveva bocciato il ricorso di Ambyenta contro il parere dell’Asi. Tuttavia, sembra che la lotta continuerà in qualche aula di tribunale.
