Energia geotermica, restauro e studio del diabete: in campo gli studenti del Liceo “Fermi” di Aversa e Parete

di Redazione

Anche quest’anno 2021/2022 il Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa (Caserta), nell’ambito dei Percorsi di Competenze Trasversali e di Orientamento (Pcto), partecipa al progetto di monitoraggio civico “A scuola di Open Coesione”, un percorso didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare nelle scuole italiane principi di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali. – continua sotto –

Il progetto permette di sviluppare competenze digitali, statistiche e di educazione civica, per aiutare gli studenti a conoscere e comunicare, con l’ausilio di tecniche giornalistiche, in che modo le politiche pubbliche, e in particolare le politiche di coesione, intervengono nei luoghi dove vivono. Il supporto prezioso di “Europe Direct Caserta”, rappresentato dalla dottoressa A.Girfatti e del referente territoriale Istat, dottoressa A.La Faci, ha contribuito a migliorare la qualità delle ricerche realizzate dal monitoraggio civico delle politiche di coesione.

Il Liceo Fermi, come ogni anno, partecipa con entusiasmo a questa iniziativa didattica, ma stavolta con una novità: oltre alla partecipazione di un team composto da un gruppo misto di classi quarte della sede centrale, sono coinvolte classi terze della sede di distaccata di Parete. Anche quest’anno le tematiche scelte e i finanziamenti da monitorare sono vari e legati ad aspetti del territorio, della tutela della salute e della transizione energetica.

Il team della sede centrale, Geometheus, supportato dalle professoresse referenti di progetto, Anna Grazia Rambone e Silvana Pernisi, monitora un finanziamento Fesr della Regione Campania, Geogrid, che ricerca tecnologie e sistemi innovativi per l’utilizzo sostenibile dell’energia geotermica. La sede di Parete del Liceo Fermi partecipa per la prima volta al monitoraggio civico di Asoc 2021/2022 con tre progetti di tre classi terze e lo fa con entusiasmo e dedizione. Il Team “Tales of Some Old Waves” supportato dalla referente di progetto, professoressa Adelaide Di Grazia, si occuperà del monitoraggio civico del progetto per il restauro e recupero delle antiche cisterne del Palazzo Ducale di Parete. Il Team “Storytellers of the Wall”, supportato dalla referente di progetto Filomena Vano, si occuperà dei lavori di recupero statico, funzionale e architettonico della struttura. – continua sotto –

La classe 3B, indirizzo biomedico, supportato dalla referente di progetto, Maria Teresa Del Piano, con il Team “Infloraveritas” si occuperà del monitoraggio civico di “Integra” presentato e finanziato in riferimento all’Avviso Pubblico per il sostegno alle imprese campane nella realizzazione di studi di fattibilità (Fase 1) e progetti di trasferimento tecnologico (Fase 2) coerenti con la RIS3 sull’Azione 1.1.4 Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi  Misura Por Campania Fesr 2014/2020 – Asse Prioritario 1 “Ricerca e Innovazione”. Il progetto intende verificare l’attività biologica e salutistica correlata ai metaboliti estratti della foglia dell’olivo e dell’uva al fine di ottenere un nuovo integratore e il miglioramento dell’assorbimento dei principi attivi degli estratti stessi al fine di renderli più efficaci per scopi salutistico/terapeutici per contrastare il diabete 2. Si tratta di una occasione multidisciplinare che prevede l’intervento specialistico di diverse competenze nel campo agronomico, tecnologico, dei liposomi, chimico e clinico.

Il Team “Infloraveritas”, composto dalla classe 3 Biomedico del Liceo “Fermi” di Parete, ha presentato un articolo di data journalism, riportato di seguito, e supportato dall’analisi di dati e realizzando infografiche statiche e dinamiche. «La Campania – si legge – presenta gli stessi dati demografici degli altri stati europei, con una popolazione che tende ad invecchiare sempre di più. Si stima che nel 2050, il 50% della popolazione avrà oltre 65 anni, e la popolazione ultraottantenne sarà raddoppiata rispetto ad oggi. Queste evoluzioni demografiche rappresentano un’importante sfida, in quanto si prevede che all’età di ottanta anni, circa l’80% della popolazione assume farmaci per due o più patologie concomitanti. Questo singolo aspetto ha un notevole impatto sui costi e la sostenibilità del benessere pubblico. Con il progetto “Integra” la natura e l’innovazione si coniugano per migliorare la qualità di vita e lo stato di salute. La sua realizzazione presuppone un ruolo chiave dell’innovazione nel settore della ricerca, dell’agroalimentare e della salute dell’uomo.

“Integra” è un progetto volto alla formulazione di un nuovo nutraceutico destinato al controllo del diabete di tipo due, basato sull’utilizzo dei residui di lavorazione provenienti dal settore olivicolo e vitivinicolo. Il progetto ha come obiettivo quello di verificare l’attività biologica e salutistica correlata ai metaboliti estratti dalle foglie d’ulivo e vite, al fine di ricavarne un nuovo integratore e renderlo efficace a scopo terapeutico, per poi commercializzarlo nel settore funzionale nutraceutico. È un finanziamento Fesr della Regione Campania iniziato il 5 novembre 2018 e realizzato con la collaborazione del capofila Marea scarl e da Dfm scarl, Nextgen srl e Linfa scarl. Il monitoraggio civico Asoc si sta occupando di verificare l’andamento del progetto nelle fasi di erogazione del finanziamento (pagamenti effettuati, conclusione effettiva, utilità e impatto sociale, sperimentazione, commercializzazione e rendicontazione). Il costo previsto per la realizzazione del progetto è di 1 milione e 224.931 euro, di cui il 75% proviene dall’Unione Europea, il 18% dal Fondo di Rotazione e l’8% dal fondo per lo sviluppo e l’innovazione della Campania, ma gli investimenti non sono ancora stati rendicontati. Un ulteriore obiettivo previsto dal progetto è di comprendere quanto le preparazioni di polifenoli possano impedire l’insorgere di malattie croniche tipiche dell’attuale società. – continua sotto dopo la foto –

Il nutraceutico realizzato, come detto in precedenza, sarà volto alla cura del diabete di tipo due, che è la forma più comune di questa malattia cronica e rappresenta circa il 90% dei casi registrati. In Europa, dal 2000 al 2016, l’incidenza del diabete sulla popolazione è del 8,5%, arrivando al 10% in paesi più industrializzati come la Francia.  In Italia, dal 1980 al 2016, ci sono stati: 3 milioni e 200 mila diabetici e 20.119 morti. Un dato estremamente preoccupante riguarda l’obesità, infatti il 9% delle donne e il 10,8% degli uomini è affetto da questa malattia, fattore di rischio per il diabete di tipo due. Inoltre, tra la popolazione italiana solo il 24,5% pratica sport (19,5% donne, 29,5% uomini), attività che potrebbe prevenire l’insorgere di questa malattia. (cfr. Infografica dinamica).

Nel territorio campano, invece, si attesta una prevalenza diabetica del 6%, arrivando anche al 12% con l’aumento dell’età, il tutto a fronte di una prevalenza nazionale del 5,8%. Il tasso di mortalità è diminuito nel corso degli anni, infatti nel 2003 il 4% della popolazione moriva di questa malattia. Questo dato è notevolmente calato nel 2014 arrivando al 2,9% nel 2016. Ciò è dovuto sicuramente allo sviluppo della medicina nel corso dell’ultimo ventennio. A differenza del diabete di tipo uno, la terapia per il diabete di tipo 2 non è a base di insulina, ma consiste in una dieta equilibrata, povera di grassi, ma senza escludere pane, pasta, riso, patate e frutta. L’attività fisica è un cardine importante della terapia, in quanto favorisce il consumo di glucosio nei muscoli e contribuisce ad abbassare la glicemia.

Se ciò non dovesse risultare sufficiente, si può affiancare a questa cura l’assunzione di ipoglicemizzanti orali, ma a lungo andare questi farmaci potrebbero perdere efficacia, portando alla necessità di ricorrere all’insulina. Per evitare l’assunzione di sostanze chimiche potenzialmente dannose per l’individuo sarebbe consigliato optare per l’utilizzo di nutraceutici d’origine naturale, infatti Integra è un progetto a impatto ambientale zero che prevede delle condizioni di cura migliori considerando i fattori genetici, ambientali e agrotecnici. Attualmente, il nutraceutico prodotto da Integra è in fase di sperimentazione, quindi è stata indetta una campagna a cui potranno partecipare volontari di entrambi i sessi di età compresa tra i 18 e i 75 anni che non assumano farmaci per il diabete, antinfiammatori e antibiotici.

L’ultima fase del progetto è quella di divulgazione che prevede una realizzazione capillare dell’attività di comunicazione.  I dati dei casi diabetici in Campania, forniti dal sito Istat, si interrompono nell’anno 2016, pertanto sarà opportuno verificare attraverso gli ulteriori steps del monitoraggio civico che presuppongono un coinvolgimento attivo dei soggetti beneficiari e dalla Partnership coinvolta, se la nutraceutica sta contribuendo alla riduzione dei decessi e al contempo continua ad essere una soluzione ad impatto ambientale zero».

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