Spaccio di droga anche durante primo lockdown: 18 arresti nel Barese

di Redazione

Avevano organizzato un sistema di traffico e spaccio di stupefacenti che, durante il lockdown del primo semestre del 2020, attirava non solo i consumatori locali di Palo del Colle, ma anche quelli dei comuni vicini, consapevoli della facilità di approvvigionamento. – continua sotto – 

E’ quanto scoperto nell’indagine condotta dalla procura di Bari con i carabinieri che ha portato oggi alla notifica di misure cautelari nei confronti di 19 persone accusate a vario titolo di detenzione e spaccio di stupefacenti: nove sono finite in carcere, nove ai domiciliari, e per una è stato disposto il divieto di dimora.

Al centro delle indagini due cugini di 29 e 27 anni, residenti a Palo del Colle, che avevano organizzato un traffico di vari tipi di droga destinato non solo a soddisfare le richieste dei consumatori locali e dei centri limitrofi, ma anche ad alimentare la filiera di spaccio al dettaglio in altri comuni della regione (come Modugno, Bisceglie, Corato e Ruvo di Puglia) da parte di altri soggetti destinatari dell’odierno provvedimento.

Un duplice livello di operatività dunque, con lo stupefacente, di natura eterogenea, che veniva venduto sia in considerevoli quantità (anche a “pezzi interi” di diverse decine di grammi) ad altri soggetti, dimoranti in altri comuni che, a loro volta, lo distribuivano al dettaglio nei propri territori, sia “al minuto”, nelle proprie piazze di spaccio di Palo del Colle e comuni vicini, avvalendosi stabilmente della collaborazione di altre persone – tutte arrestate – a cui sarebbe stato affidato il compito di presidiare i siti, secondo una turnazione quotidiana che li vedeva attivi nella prima parte della giornata e dalle cinque del pomeriggio sino a tarda serata. – continua sotto – 

Sono innumerevoli gli episodi di spaccio monitorati, con gli assuntori che, incuranti delle restrizioni covid, giungevano a Palo del Colle per approvvigionarsi dello stupefacente. Le cessioni documentate avvenivano in prossimità di zone altamente frequentate, come la stazione ferroviaria, il cimitero e la villa comunale, nonché nelle vicinanze di esercizi commerciali. Tra i luoghi utilizzati come base per lo spaccio, nonché, in taluni casi, per la custodia dello stupefacente, anche la sede di un’associazione benefica nel centro abitato di Palo del Colle, ove molti degli indagati erano soliti trattenersi per pianificare, secondo gli inquirenti, i propri traffici illeciti.

Durante il periodo delle indagini “sul campo”, sono state arrestate in flagranza quindici persone e denunciate in stato di libertà altre cinque per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’attività investigativa è stata documentata con servizi di osservazione, pedinamenti e innumerevoli intercettazioni telefoniche che hanno consentito, in soli tre mesi, di documentare quasi settemila cessioni di sostanze illecite a favore di circa150 acquirenti, considerando solo quelli abituali, oltre a sequestrare più di un chilo e settecento grammi di “eroina”, ventiquattro grammi di “cocaina”, un chilo e trecento grammi circa di “marijuana”, nonché la somma di duemila e 470 euro.

Dalle investigazioni viene fuori l’allarmante constatazione di un massiccio ritorno al consumo di eroina, resa particolarmente attrattiva dal prezzo significativamente più basso rispetto a quello di altre sostanze come la cocaina. IN ALTO IL VIDEO

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