Dolciumi separati da confezioni originali e venduti senza indicazioni scadenza: sequestri nel Casertano

di Redazione

I militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta unitamente agli ispettori dell’Ispettorato Centrale Qualità e Repressione Frodi Icrf-Italia Meridionale sequestrano 300 chili di sweet candy e contestano sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 10000 euro. – continua sotto –

Nelle giornate del 4 e del 5 gennaio, i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale e della Stazione Forestale di Marcianise (Caserta), reparti operanti in seno al Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta, unitamente agli ispettori dell’Ispettorato Centrale Qualità e Repressione Frodi Icqrf – Ufficio territoriale Italia Meridionale hanno svolto più controlli volti alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti alimentari, nonché verifiche inerenti l’etichettatura dei prodotti destinati al commercio, con particolare riferimenti ai prodotti dolciari tipicamente messi in vendita nella ricorrenza della festività dell’epifania.

Oltre che in tutte le province della Regione Campania, le verifiche degli Ispettori dell’Icqrf si sono estese anche alle città di Cosenza e Reggio Calabria interessando esercizi commerciali, bar e pasticcerie, laddove sono state riscontrate irregolarità amministrative inerenti la normativa specifica del settore agroalimentare.

In particolare, nella provincia di Caserta le irregolarità hanno riguardato due punti vendita siti nell’agro aversano ove è stata accertata la commercializzazione di 2400 dolciumi di tipologia mista e mini snacks risultati sprovvisti, in tutto o in parte, delle informazioni obbligatorie al consumatore, poiché privati dell’imballo esterno originario contenente le singole unità in vendita, nonostante su alcuni di essi risultasse ben specificato, ed in diverse lingue, che gli stessi non potevano essere venduti singolarmente. A ciò si aggiunga, poiché privi di confezione di immissione al commercio, anche la carenza dell’indicazione della data di preferibile consumo, informazione obbligatoria per il consumatore. – continua sotto –

In un altro esercizio commerciale è stata invece accertata la commercializzazione di circa 100 chili di “cioccolatini” di diversa tipologia, risultati anonimi e mancanti di qualsivoglia indicazione di etichettatura, ivi compreso il lotto di produzione o altro elemento utile a metterli in correlazione con la documentazione di rintracciabilità. Tali prodotti dolciari, che avrebbero potuto fruttare, se venduti, un profitto pari a 1800 euro, sono stati posti in sequestro e al contravventore è stata applicata una sanzione amministrativa pari a 1500 euro.

Nella provincia di Napoli, inoltre, militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Casalnuovo di Napoli, congiuntamente agli ispettori dell’Icqrf, hanno posto in sequestro una partita di circa 5.100 generi alimentari tra cioccolate e caramelle di varie marche e tipologie per omissione delle indicazioni obbligatorie inerenti l’etichettatura dei prodotti dolciari. I prodotti, se venduti, avrebbero fruttato introiti per circa 3.500 euro.

In altri casi, infine, gli ispettori dell’Icqrf hanno proceduto a diffidare la parte ai fini della regolarizzazione, avendo riscontrato l’omessa indicazione della tabella nutrizionale su confezioni di cioccolata non ancora poste in vendita.

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