Gricignano, il “no” determinante dell’Asi al biodigestore: “Tenuto conto anche di impatto su realtà produttiva”

di Redazione

Gricignano (Caserta) – «In assenza della “zonizzazione” degli impianti di rifiuti si deve necessariamente tenere conto, oltre che della compatibilità “tecnico-urbanistica”, anche dell’impatto sulla realtà produttiva». Con questa motivazione il comitato direttivo del consorzio Asi Caserta ha rigettato la richiesta di assegnazione, avanzata da “Ambyenta Campania”, di un lotto di terreno nella zona industriale “Aversa Nord”, sul territorio di Gricignano, per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano da Forsu (frazione umida dei rifiuti), il cosiddetto “biodigestore”.

E’ accaduto, come riportato ieri da Pupia (leggi qui i dettagli), nel corso di una lunga e dibattuta conferenza di servizi in cui tutti gli Enti coinvolti hanno depositato i propri pareri sul progetto della società torinese. Alla fine hanno prevalso i “no”: oltre che del Comune, in particolare quello, rivelatosi determinante, dell’Asi, sulla scorta del quale si sono dichiarati non favorevoli Regione, Provincia e Soprintendenza, mentre l’ok è arrivato da Asl e Arpac. Ora si attende l’ultima seduta fissata per il prossimo 11 febbraio, alle ore 10.30, in cui Ambyenta Campania presenterà le proprie controdeduzioni.

Il comitato direttivo del consorzio, presieduto da Raffaela Pignetti (nella foto), ha poi sottolineato che nell’analisi sull’assegnazione del lotto di terreno sono valse valutazioni di carattere tecnico e giuridico, come l’introduzione del nuovo piano regolatore Asi Caserta definitivamente approvato dalla Giunta regionale della Campania il 14 settembre scorso e del regolamento consortile vigente. Con questo strumento urbanistico, pertanto, il consorzio ha la possibilità di poter attivare procedure espropriative nei casi in cui risultino sussistenti i presupposti e requisiti di legge.

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