Lutto nel mondo del cinema: è morta la regista Lina Wertmuller

di Redazione

Addio a Lina Wertmuller. La grande regista è morta la scorsa notte a Roma, all’età di 93 anni. Nata nella Capitale il 14 agosto 1928, aveva firmato film come “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto”, “Pasqualino settebellezze”, “Mimì metallurgico”, segnando la storia della commedia italiana. – continua sotto –

Dal carattere deciso di chi non ha mai nascosto le sue idee, che fosse l’adesione al Partito Socialista o la rivendicazione dei diritti della donna nel mondo del cinema, alla consegna dell’Oscar onorario fece sbellicare la platea suggerendo che il “Signor Oscar” d’ora in avanti potrebbe essere ribattezzato al femminile. Più in generale, invece, aveva preso le distanze dalle posizioni oltranziste del femminismo ribadendo: “Non si può fare questo lavoro perché si è uomo o perché si è donna. Lo si fa perché si ha talento. Questa è l’unica cosa che conta per me e dovrebbe essere l’unico parametro con cui valutare a chi assegnare la regia di un film. Come tutte ho avuto i miei problemi a farmi accettare ma me ne sono infischiata. Sono andata dritta per la mia strada, scegliendo sempre di fare quello che mi piaceva”.

E ci è riuscita, come testimonia una carriera fitta di successi. E’ stata la prima donna a spuntare una nomination come migliore regista ai tempi di “Pasqualino settebellezze” (1976) che ne totalizzò ben quattro; è stata la prima donna ad avere successo in tv ai tempi degli “sceneggiati” con la trionfale accoglienza del “Giornalino di Giamburrasca” (1964-65) e divide con Iaia Fiastri il privilegio di avere avuto spazio nella premiata ditta Garinei&Giovannini.

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