Aversa, cittadinanze onorarie a Maresca e altri illustri personaggi: annunciate ma mai concesse

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – “Con grande gioia accolgo questa azione dei consiglieri comunali, abbiamo già avviato l’iter per le onorificenze che daranno sicuramente lustro alla città”. Così il sindaco Alfonso Golia, il 22 aprile scorso, commentava attraverso la stampa, ripetendosi anche pubblicamente nel corso di un intervento tenuto all’interno del chiostro di San Francesco, l’iniziativa dei consiglieri di maggioranza che avevano  protocollato la richiesta di conferire la cittadinanza onoraria al magistrato e scrittore Catello Maresca, all’ex procuratore del Tribunale di Napoli Nord Francesco Greco, alla presidente del Tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo, all’ispettore di polizia Giovanni Flagiello, al sacerdote don Pasqualino De Cristofaro, nonché di conferire simbolicamente la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, in memoria di tutti i Caduti in guerra, aderendo all’invito dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) su proposta del Gruppo delle Medaglie d’oro al valor militare d’Italia. – continua sotto –

Diverse le motivazioni che avevano presentato i consiglieri per concedere questa particolare onorificenza. Tutte basate su una grande valenza di significato. In particolare, all’allora procuratore Greco per gli anni prestati al servizio del difficile territorio aversano in un ruolo delicato ed esposto; alla presidente Garzo per il particolare zelo dimostrato nell’esercizio delle sue funzioni e per il grande significato di riscatto che una figura femminile assume nel ricoprire un incarico così prestigioso; al magistrato Maresca per la coraggiosa e impavida attività investigativa che lo costringe sotto scorta da 14 anni e che ha portato a risultati storici per il  territorio aversano come l’arresto del boss Michele Zagaria; all’ispettore Flagiello per l’impegno profuso a tutela della sicurezza dei cittadini sempre in prima linea contro la criminalità organizzata.

Da allora siamo arrivati alla fine del 2021 e nessuna onorificenza è stata assegnata. Per farlo basterebbe sottoporre la proposta all’attenzione del Consiglio comunale che con la maggioranza dei voti potrebbe concedere la cittadinanza onoraria a questi quattro personaggi che tanto lustro hanno dato e continuano a dare, come nel caso di don Pasqualino De Cristofaro, rettore del complesso monumentale di San Francesco delle monache, che, malgrado i suoi 86 anni di età, porta in alto il nome della città con eventi e manifestazioni che ospita all’interno del cortile del chiostro. Per l’amministrazione comunale, in particolare per i gruppi di maggioranza proponenti, l’onorificenza è sicuramente un ulteriore esempio dell’efficacia con cui governa la città.

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