Trentola Ducenta celebra l’Unità Nazionale, Apicella: “Quello dei nostri valorosi concittadini sia esempio per la rinascita della città”

di Redazione

La città di Trentola Ducenta (Caserta) ha celebrato, domenica 14 novembre, la Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, tenendo fede ad una delle sue più nobili ed antiche tradizioni. “Un’occasione particolare quest’anno – ha sottolineato il sindaco Michele Apicella – perché, come ha rammentato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si ricordano quest’anno quattro importanti anniversari: 160 anni dell’Unità d’Italia, 150 anni di Roma Capitale, 100 anni del trasferimento al Vittoriano della salma del Milite Ignoto, 75 anni della Repubblica”. – continua sotto –

Numerosa la partecipazione dei cittadini e qualificata quella dei rappresentanti delle Forze Armate e dei Carabinieri, tra cui il colonnello Umberto Curzio, comandante del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, al quale è toccato l’indirizzo di saluto. A rendere splendida la cornice che ospitava la celebrazione, gli alunni del Circolo Didattico “Giovanni Paolo II” accompagnati dalle insegnanti, dal Dsga nonché dal dirigente scolastico. Presente anche il ds della secondaria di primo grado. Ad officiare la santa messa è stato don Marcello Cassandra, parroco della chiesa di San Michele.

Dopo i ringraziamenti di rito, e in particolare quelli rivolti alle qutorità civili, militari e religiose e alla locale Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, il windaco ha sottolineato di voler “ricordare e festeggiare tutte e ciascuna delle ricorrenze. A partire dalla giornata dell’Unità Nazionale consacrata al termine della Grande guerra del 1915/18, 160 anni fa”. “Facciamo ricordo – ha affermato Apicella – del grande sacrificio che tante donne e uomini compirono, fino all’estremo dono della vita, per perseguire e raggiungere l’allora tanto desiderata unità della nostra bella e grande Italia. Di quei militari di allora e di quelli che donarono la vita nel secondo grande conflitto mondiale, fanno parte i nostri valorosi concittadini i cui nomi sono incisi, a perenne memoria, sulle lapidi del nostro monumento ai caduti. Per meglio capire il loro sacrificio, invito voi giovani in particolare, a far visita a questo monumento, a leggerne i nomi segnati, magari trovandovi dei familiari, affinché possa accrescere in voi la percezione dell’impegno delle Forze Armate, evidenziando il sacrificio ed il senso del dovere profusi, oggi come allora, per l’unità ed il bene del Paese. Cari giovani e concittadini tutti, citando ad esempio di dedizione ed amore per la Patria, i nostri concittadini i cui nomi sono qui riportati, esorto ognuno di voi a mettere da parte rancori, controversie, fraintendimenti e quant’altro possa dividerci. È arrivato il momento, ed è questo, che tutti, ciascuno per la sua parte, ci ritroviamo impegnati, con tutta la nostra forza, con tutta la nostra intelligenza, nella ricostruzione della nostra Città. In anni passati era additata quale miglior centro dell’agro aversano, subito dopo la vicina Città di Aversa. Oggi, lo sappiamo tutti, questa considerazione è scemata. Possano, veramente, l’esempio e l’amor Patrio che questi valorosi nostri padri ci hanno lasciato essere da stimolo per la vera rinascita della Città di Trentola Ducenta”.

Unica nota stonata che ha condizionato lo svolgimento della celebrazione è stata la pioggia. Purtroppo, infatti, l’inclemenza delle condizioni atmosferiche hanno determinato la soppressione o la riduzione di alcuni momenti significativi, tra cui il saluto del sindaco, estremamente sintetico per evitare di trattenere la cittadinanza sotto la scrosciante pioggia, e quelli preparati dagli alunni della scuola elementare. “In ogni caso – ha concluso il sindaco– mi ha fortemente rallegrato vedere così tanta partecipazione attiva. Vorrei che il ricordo di questo momento, che ho condiviso con l’intera Amministrazione, giungesse a tutti”.

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