“Pacco alla camorra”, il riscatto sociale passa anche attraverso protezione della donna

di Redazione

L’eliminazione della violenza sulla donna e la promozione delle pari opportunità vanno percorse tutte le strade possibili e se i beni confiscati alla criminalità organizzata, secondo la proposta del ministro Mara Carfagna, condivisa con i ministri Mariastella Gelmini, Marta Cartabia e Elena Bonetti, saranno destinati alla protezione delle donne vittime di violenza e dei loro bambini, l’iniziativa “Facciamo un Pacco alla camorra” ha deciso di portarsi avanti e di fare la propria parte. Il leitmotiv della 13esima edizione è, infatti, interamente ispirata alla donna. – continua sotto – 

Un tema impegnativo che i promotori del paniere natalizio storicamente impegnati per riscattare interi territori dalla violenza camorristica, hanno deciso di sostenere per reclamare uguaglianza e dignità. L’obiettivo è il cambiamento culturale chiedendo il rispetto dei diritti spesso sospesi e annullati: quelli del lavoro, delle pari opportunità salariali, a potersi sottrarre a scelte imposte di qualsivoglia natura, ad avere pari condizioni di selezione e di parola. Parlando delle storie di donne che non si sono rassegnate e che ogni giorno combattono la propria battaglia, l’intento è incoraggiare ad uscire dal cono d’ombra.

Il Pacco, anche da punto di vista simbolico, si presenta perciò tutto al femminile. Sono le donne impegnate nei diversi settori che parlano della loro storia e del contributo che ognuno dà quotidianamente al risanamento sociale. Convegni, presentazioni e incontri che per la maggior parte delle volte coinvolgono solo uomini mancano quantomeno di un punto di vista. Le donne non sono una minoranza da coinvolgere solo per alcune tematiche.

L’ispirazione del Pacco alla camorra, alla donna è dunque un atto di denuncia legato alla legittima pretesa di affrontare la parità di genere e contribuire anche all’eliminazione della violenza sulle donne. Non può esserci un riscatto sociale pieno se non si aiuta l’emersione di chi crede di essere senza via di uscita. Alla figura femminile si è ispirato anche il fumettista Daniele Bigliardo, storica matita di Dylan Dog e autore del disegno che campeggia sulla scatola del pacco.

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