Aversa e la “storia infinita” degli Standard: Tar accoglie ricorso dei cittadini

di Redazione

Aversa (Caserta) – Ancora un deciso colpo di scena nella vicenda degli Standard Urbanistici che ha tenuto banco in città negli ultimi anni e che aveva anche portato, come si ricorderà, diversi amministratori comunali davanti alla Corte dei Conti. E la novità arriva ancora dal Tar Campania, al quale, fin dal 2015, condomìni, cooperative e semplici cittadini si erano rivolti impugnando le decine di ordinanze del Comune di Aversa che, rivendicando la proprietà, ordinavano lo sgombero dell’area e la rimessa in pristino. E di nuovo non sono buone notizie per il Comune. – continua sotto – 

Con una prima sentenza del 2020, l’ottava sezione del Tar, nel giudizio proposto da un condominio difeso dall’avvocato amministrativista Fabrizio Perla (nella foto), aveva accolto il ricorso sul provvedimento di demolizione e rimessa in pristino, ritenuto illegittimo per incompetenza dell’Ufficio Patrimonio, e sulla questione “possesso” dell’area, affermando che gli “standard” non fanno parte del patrimonio indisponibile dell’Ente ma di quello disponibile con la conseguenza che non è possibile ordinare “lo sgombero” e che la relativa ordinanza del Comune è nulla, e precisando anche che le eventuali questioni appartengono al giudice ordinario, trattandosi di un rapporto di natura privatistica.

Successivamente, la settima sezione del Tar – per altri ricorrenti – aveva invece accolto la tesi del Comune che sosteneva che gli standard facessero parte del patrimonio indisponibile e, dunque, riteneva le ordinanze di sgombero legittime. Oggi, invece, con le sentenze 7033 e 7031 del 5 novembre scorso, due condomìni cittadini, sempre difesi dall’avvocato Perla, anche la settima sezione del Tar – che precedentemente si era espressa a favore della tesi dell’Ente – è ritornata sui suoi passi e, accogliendo le tesi dell’amministrativista aversano, si è allineata a quanto l’ottava sezione aveva già affermato, ovvero che, per quanto riguarda la questione “possesso” dell’area, gli “standard” non fanno parte del patrimonio indisponibile dell’Ente ma di quello disponibile con la conseguenza che non è possibile ordinare “lo sgombero” (e la questione va trattata in sede di giudice ordinario) e che per quanto riguarda il provvedimento di demolizione e rimessa in pristino esso è illegittimo per incompetenza dell’Ufficio Patrimonio, e dunque va annullato.

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