Aversa, comitato Via Seggio consegna petizione al sindaco per “diritto al riposo notturno”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Trecento firme per ottenere il diritto al riposo notturno. Nella mattinata di ieri l’avvocato Pasquale Pianese, responsabile del Comitato per la Vivibilità di Via Seggio ha depositato al Comune di Aversa le firme raccolte dalla petizione rivolta al sindaco Alfonso Golia con la quale viene richiesta la modifica dell’ordinanza del primo cittadino del 25 giugno scorso nella parte in cui dispone la chiusura alle ore 1 per i pubblici esercizi adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande riducendola alle ore 24. – continua sotto –

«Il diritto alla salute, che comprende il diritto al riposo notturno, – scrive il Comitato – ha preminenza sugli altri diritti costituzionalmente riconosciuti. La mancanza di riposo, come è noto, provoca danni alla salute; I residenti delle zone interessate hanno segnalato innumerevoli volte alle forze dell’ordine il non rispetto delle ordinanze sindacali e regionali relativamente alle emissioni sonore e agli orari di chiusura, alla occupazione di suolo pubblico ed altro». I firmatari evidenziano anche la carenza di organico di tutte le forze dell’ordine che non sempre riescono a garantire interventi per cui «i residenti, impotenti, si ritrovano costretti a subire le violenze di esercenti che, in totale disprezzo, improvvisano discoteche all’aperto dalle prime ore serali anche fino alle 3 di notte, impedendo il riposo e provocando un grave stress».

«La conformazione delle vie del centro cittadino, larghe pochi metri, – si legge ancora nella petizione depositata ieri mattina – amplifica la musica e il vocìo, rendendo assolutamente necessaria la verifica del rispetto di quanto disposto in relazione alle emissioni sonore; i controlli “straordinari” effettuati nelle ultime settimane e le conseguenti sanzioni hanno dimostrato come le suddette ordinanze non vengano rispettate; le forze dell’ordine, anche a causa della mancanza di personale, non riescono ad intervenire in modo efficace in tarda notte, il che, unitamente alla massa di persone attirate dai locali ancora aperti, favorisce l’insorgere di problematiche di ordine pubblico; i gravissimi episodi di violenza delle ultime settimane richiedono che le aperture dei locali siano consentite solo negli orari in cui venga garantita la presenza delle forze dell’ordine».

La movida, infatti, non è solo disagi per quanti vivono nelle strade frequentate da centinaia di giovani e giovanissimi provenienti sia dell’Agro Aversano che dall’hinterland settentrionale di Napoli, ma anche violenza. Negli ultimi dieci giorni di ottobre ben tre accoltellamenti finiti con l’asportazione di un rene ad un 17enne ed un delicato intervento chirurgico per la vittima di un energumeno ubriaco che aveva perseguitato l’uomo e la sua compagna in un locale aggredendolo, poi, in strada.

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