Aversa, monumento a Pietro Rosano imbrattato con scarabocchi e svastiche

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Degrado senza fine dove una volta c’era il “salotto buono” di Aversa. Piazza Principe Amedeo e, in particolare, il monumento allo statista aversano Pietro Rosano sono preda dei vandali di turno che, purtroppo, aumentano sempre più. Dopo i cestini gettacarte distrutti dopo pochi giorni dall’installazione in piazza Paul Harris, c’è chi ha scambiato per una lavagna il monumento che ricorda uno dei figli di Aversa, ministro delle Finanze ai tempi dello scandalo della Banca Romana avvenuto a fine Ottocento.

Scritte di ogni tipo con pennarelli neri ai quali si sono aggiunti, negli ultimi giorni, anche svastiche naziste. «Siamo – ha dichiarato l’ex poliziotto Paolo di Grazia, cultore di storia patria, che ha realizzato le immagini che pubblichiamo – di fronte all’ennesimo sfregio al monumento di Rosano. In questi giorni qualche vandalo ha imbrattato ulteriormente anche con simboli nazisti il primo monumento in assoluto nella nostra città, inaugurato nel lontano 7 Maggio del 1907, alla presenza dell’allora ministro del consiglio Giovanni Giolitti e del ministro Carlo Schazer di origini austriache e viennese di nascita».

«Come sappiamo – ha ricordato di Grazia – il monumento è opera dello scultore calabrese Francesco Jerace, lo stesso autore dei monumenti a Domenico Cimarosa, inaugurato nel 1929, e di quello ai Caduti, inaugurato nel 1936. Vedere questo scempio mi fa vergognare di essere aversano. A pensare che è posizionato a poche decine di metri dalla casa comunale in quella che un tempo fu la villa comunale, il salotto della città». Accanto al monumento, infatti, c’è la cassa armonica, altro simbolo della città, che a suo tempo era tra le più belle esistenti in Campania e che fu inaugurata più di un secolo fa con il maestro Giovanni Lenzi al suo tempo uno dei migliori direttori di bande musicali.

Sull’argomento da registrare anche la presa di posizione del sindaco Alfonso Golia: «Io credo, innanzitutto, che ci sia un problema di inciviltà e di mancanza di rispetto per i beni pubblici. Il monumento in villa comunale è stato ripulito varie volte dalle associazioni e dopo un po’ di tempo si torna punto e a capo». Il primo cittadino ricorda, poi, un altro caso di teppismo avvenuto qualche giorno fa: «Non è questo, purtroppo, l’unico caso di inciviltà penso ad esempio che in pochi mesi la facciata del vecchio ginnasio, tinteggiata dai ragazzi, è stata di nuovo imbrattata. C’è bisogno di un cambio di mentalità totale per far progredire questo territorio».

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