Napoli, uomo ucciso in agguato di camorra. Poi rissa nel cortile dell’ospedale

di Redazione

Prima un agguato di camorra e poi una rissa al pronto soccorso. E’ accaduto, nel giro di poche ore, nel pomeriggio di sabato 11 settembre, a Napoli. Intorno alle 15.45, in vico Fico al Mercato, veniva ucciso Salvatore Astuto, 57 anni. La vittima si trovava in un circolo, dove stava giocando a carte in attesa di vedere la partita di campionato tra Napoli e Juventus. Con lui altre tre persone. All’improvviso, due sicari sono entrati nel locale e si sono diretti senza esitazione verso il 57enne, esplodendogli contro una ventina di colpi, come dal numero di bossoli calibro 9 e 7,65 rinvenuti sul posto. L’uomo, riverso in un lago di sangue, è stato portato caricato in un’automobile e trasportato all’Ospedale dei Pellegrini, dove però è arrivato già morto. – continua sotto – 

Nel cortile dell’ospedale, poi, si è scatenata una rissa, ripresa in un video (guarda qui) che ha fatto il giro dei social, diffuso dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, nel quale si vedono le guardie giurate ed i carabinieri che tentano di evitare il peggio cercando anche di far rispettare le norme anticovid. Secondo quanto scrive “Il Roma”, a essere aggredito in ospedale un carabiniere scambiato per giornalista. Un uomo è stato identificato, il militare ha riportato solo qualche contusione. – continua sotto – 

“I punti di pronto soccorso – commenta Borrelli – degli ospedali di Napoli vanno militarizzati, non c’è alternativa. Lo richiede l’escalation di violenza che si registra in queste ore e dopo i tanti recenti episodi: ci è stato inviato un video che testimonia l’ennesimo fatto di violenza all’interno del Pellegrini nel centro della città. Le immagini documentano una rissa nel cortile davanti a pazienti e loro familiari, oltre al personale medico”. “Gli ospedali oramai sono teatro costante di ogni genere di azione criminale e violenta – ha aggiunto il consigliere regionale – con persone spesso legate alla criminalità le quali, addirittura come è successo in passato, sparano nei pronto soccorso o li devastano proprio come è già successo negli anni al Pellegrini”. E ribadisce: “I pronto soccorso della nostra città vanno militarizzati. La situazione è palesemente fuori controllo. E’ vero che bisogna recuperare il salvabile ma è necessaria assolutamente anche un minimo di rigida repressione”. Borrelli ha allertato il direttore generale della Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, “per i necessari interventi e le denunce del caso”.

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