Ferrara, criticità strutturali: sequestrate tribuna e copertura dello stadio della Spal

di Redazione

Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Ferrara ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, emesso il 16 agosto, su richiesta del pubblico ministero Barbara Cavallo, dal giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale, riguardante tutta la tribuna “Est” e la copertura della gradinata “Nord” dello stadio comunale “Paolo Mazza” di Ferrara, terreno di casa della Spal, attualmente militante nel campionato di calcio di serie B. – continua sotto – 

La decisione assunta dall’autorità giudiziaria ferrarese è fondata sugli esiti degli accertamenti tecnici effettuati dal consulente della Procura, professor ingegner Pellegrino, che ha rilevato una serie di criticità delle strutture oggi sottoposte a sequestro e ribadito tutte le non conformità già rilevate in sede di consulenza preliminare. A conclusione delle indagini, i finanzieri hanno denunciato 9 persone per frode in pubbliche forniture e falsi in progetto e collaudi, tra tecnici e titolari/responsabili delle imprese che hanno ampliato il nuovo stadio “Paolo Mazza”. – continua sotto – 

Tutto ha avuto inizio con la permanenza della squadra spallina in serie A nel campionato di calcio 2018/2019 e la conseguente necessità di ampliare lo stadio sino a 16mila posti. Dopo alcuni mesi dall’ultimazione dei lavori, una delle imprese sub-appaltatrici coinvolta nell’esecuzione delle opere inviava alla Spal, alla Prefettura, alla Questura, al Coni e al Comune di Ferrara una diffida all’utilizzo delle strutture in relazione ad alcune “criticità severe nella esecuzione delle procedure di montaggio tali da esporre gli spettatori a pericoli reali e sussistenti”. Le conseguenti investigazioni delegate dalla Procura estense al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Ferrara, volte a valutare l’effettiva conformità delle strutture relative alla copertura gradinata nord e struttura e copertura gradinata est alla normativa di legge e di regolamento, con particolare riferimento alla normativa antisismica, evidenziavano irregolarità nell’esecuzione dei lavori. – continua sotto – 

Sulla base delle preliminari analisi condotte dal consulente tecnico, la Procura di Ferrara disponeva, nel luglio del 2019, il sequestro probatorio della copertura tribuna nord e della gradinata e della copertura della curva est, nonché accertamenti tecnici in contradditorio al fine di verificare la corretta progettazione ed esecuzione delle strutture. Il professor Pellegrino, già nella sua relazione preliminare, evidenziava alcuni elementi di criticità strutturale e di non conformità emersi durante i sopralluoghi eseguiti a campione presso la curva est e la gradinata nord dello stadio. Lo stesso consulente segnalava che, in relazione alle varie situazioni di non conformità accertate, il livello di sicurezza dello stadio potesse ritenersi accettabile “solo nel breve periodo”, dovendo essere predisposto, con tempestività ed urgenza, un progetto esecutivo sulla messa a norma della struttura che riportasse la stessa ai margini di sicurezza previsti dalle Ntc 2018. Per queste ragioni, l’autorità giudiziaria, nel mese di agosto 2019, disponeva il dissequestro della struttura, contestualmente segnalando alle autorità competenti la necessità di un’importante serie d’interventi (il cui valore è stato stimato dallo stesso consulente nella somma di circa 600mila euro). – continua sotto – 

L’ulteriore consulenza e le successive note tecniche del professor Pellegrino evidenziavano che, anche a fronte degli interventi eseguiti nelle more del procedimento su sollecitazione dell’autorità giudiziaria (realizzati solo in minima parte e ritenuti non pienamente efficaci al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza), le verifiche sono da ritenersi tuttora non soddisfatte: ciò significa che il margine di sicurezza stabilito dalle norme non è garantito, con conseguente rischio per l’incolumità pubblica superiore a quello ritenuto accettabile dalle norme medesime. Per queste ragioni, all’esito delle indagini preliminari, la Procura inoltrava al gip una richiesta di sequestro preventivo delle strutture, segnalando la pericolosità delle stesse alla luce delle anomalie riscontrate. IN ALTO IL VIDEO

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