Gricignano – Ecoplus, Caiazzo chiede verifica presupposti per permesso a costruire

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Verificare i presupposti per l’eventuale rilascio alla ditta “Ecoplus” del permesso a costruire di un impianto di stoccaggio e trattamento dei rifiuti per il loro recupero e la produzione di “materia prima seconda” destinata ad impianti di biogas. La richiesta arriva dalla vicesindaco e assessore all’Ambiente, Anna Michelina Caiazzo, che, a fronte delle polemiche dei giorni scorsi, ha inviato una lettera al responsabile dell’area tecnica, architetto Ulderico Di Bello, e, per conoscenza, al segretario comunale e al sindaco Vincenzo Santagata. – continua sotto – 

Un caso sollevato dall’opposizione attraverso il capogruppo Vittorio Lettieri che, analizzando la questione della lotta al biodigestore che la società “Ambyenta Campania” intende realizzare nella zona industriale, ha citato le richieste di ampliamento delle attività da parte di aziende come la “Sae” e, appunto, la “Ecoplus”, sintetizzando: “Altra monnezza in arrivo per il biodigestore in arrivo nella zona industriale” (guarda il video). – continua sotto – 

La Ecoplus, in particolare, ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione per il trattamento di rifiuti di 110mila tonnellate all’anno rifiuti inerti e, successivamente, una variante all’autorizzazione per lavorare anche i codici Cer relativi a scarti alimentari anch’essi come “materia prima seconda” per la produzione di biogas. A rompere il silenzio nella maggioranza consiliare è stata la vicesindaco Caiazzo che ha chiesto: “di verificare se le acque di processo prodotte e/o residuali degli impianti contenuti nello stabilimento siano miscelate con il rischio, anche in modo accidentale, di alterare i livelli di contaminazione con conseguente ripercussione di natura sanzionatoria (amministrativo/penale); di chiarire se, per codesto ufficio comunale, i rifiuti da scarti alimentari in generale o ancor di più derivanti da scarti alimentari dell’industria lattiero-casearia (come da decreto dirigenziale numero 13 del 22/01/2021) siano considerabili inerti alla stregua dei rifiuti previsti dall’autorizzazione unica rilasciata dalla Giunta Regionale della Campania con decreto dirigenziale numero 232 del 08/10/2020”. – continua sotto – 

Caiazzo, inoltre, ha chiesto all’area tecnica di chiarire “se gli impianti di trattamento degli inerti siano di tipologia/fattura/complessità sostanzialmente analoghi agli impianti e sottoservizi, di presidio ad essi correlati, da prevedersi per il trattamento degli scarti alimentari”; di trasmettere al Consorzio Asi la documentazione inerente al nuovo Pdc del 07/02/2020 e non inerente ad una variante al Pdc numero 55/2010, come si evince dal protocollo 3400 del 29/03/2021, chiedendo altresì, al Consorzio Asi, la compatibilità urbanistica”. – continua sotto – 

Ancora, la vicesindaco ha chiesto “di verificare i presupposti che hanno determinato la sentenza 1368/2013 del Tar Campania per l’inammissibilità del ricorso promosso dalla società Ecoplus spa contro il Comune di Gricignano di Aversa, per l’annullamento del verbale della conferenza dei servizi del 21/01/2013 con il quale è stato espresso ‘parere non favorevole’ urbanistico al progetto. Tra i motivi della sentenza viene rappresentato che l’area è priva di opere di urbanizzazione primaria idonee all’istallazione di impianti industriali con mancanza di strade di servizio capaci di sopportare il conseguenziale incremento del traffico pesante; si aggiungeva, inoltre, che l’istruttoria tecnica sul progetto aveva avuto esito non favorevole poiché non era stato possibile riscontrarne la conformità alle norme del Prg per l’agglomerato Aversa Nord, come espresse nelle Nta del piano Asi, nonché per mancanza della convenzione tra la società istante ed il consorzio Asi; fermo restando che detta convenzione non sarebbe stata comunque sufficiente ad autorizzare la realizzazione dell’impianto, essendo solo il Comune l’autorità competente al rilascio del necessario titolo abilitativo”. Infine, Caiazzo ha chiesto al responsabile dell’area di “verificare la compatibilità del progetto al Ptcp – Piano territoriale di coordinamento provinciale”.

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