Aversa, la chiesa di Sant’Antonio al Seggio riapre il 16 marzo

di Redazione

Aversa (Caserta) – Dopo circa tre anni e mezzo la chiesa di Sant’Antonio di Padova situata in via Seggio, ad Aversa, risalente all’anno 1232, la prima dedicata al “santo dei miracoli”, riaprirà al culto martedì 26 marzo. Ad annunciarlo, tramite un videospot, la Diocesi di Aversa guidata dal vescovo Angelo Spinillo. – continua sotto – 

Il 12 novembre del 2017 la chiesa fu dichiarata inagibile per copiose infiltrazioni d’acqua nella struttura portante, con il responsabile del complesso, padre Paolo, e gli altri frati costretti ad abbandonare la dimora che, per concessione della Curia, occupavano dal lontano 1992. Dai sopralluoghi emerse che, complici le forti piogge, oltre al dormitorio anche la sacrestia era stata interessata da danni strutturali. Una doccia fredda per i fedeli che appresero la notizia durante l’omelia di quella che sarebbe stata l’ultima celebrazione domenicale di lì a seguire. Dopo qualche settimana fu avviata anche una raccolta firme, alla quale aderirono numerosissimi cittadini, nella speranza di richiamare l’attenzione degli organi preposti sulla vicenda ma la richiesta restò inascoltata. Un rimbalzo di competenze tra i vari Enti interessati, il Fec – Fondo Edifici di Culto, al quale è riconducibile la proprietà, la Prefettura di Caserta in qualità di ente governativo territoriale, la Curia e il Comune di Aversa, durato tre anni – continua sotto – 

Oltre ad essere, da sempre, un punto fermo per i fedeli, la chiesa di Sant’Antonio è stata la sede della Fraternita dell’Ordine Francescano Secolare di Santa Chiara, molto attiva sul territorio attraverso numerose iniziative socio-assistenziali. Fra queste, è doveroso menzionare le visite mediche periodiche, organizzate in collaborazione con i tanti medici specialisti, che hanno permesso a chi ne faceva richiesta di ricevere assistenza direttamente nell’oratorio del complesso monumentale. Per non parlare della tradizionale “castagnata” di beneficenza, appuntamento natalizio capace di richiamare all’interno del chiostro centinaia di persone con lo scopo di raccogliere fondi da destinare ai più bisognosi. Non va dimenticata, inoltre, la valenza storico-artistica della struttura: la prima chiesa al mondo dedicata a Sant’Antonio, sublime esempio di architettura barocca su struttura gotica, quest’ultima caratterizzata dalla facciata con il portale e il rosone centrale, le due monofore ed i cantonali in pietra. IN ALTO IL VIDEO

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