Aversa, strisce blu: il caso Publiparking finisce in commissione

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Finisce in commissione consiliare Affari Generali la vicenda del mancato, inspiegabile, avvio del servizio di sosta a pagamento, ossia le strisce blu. Una gara assegnata 21 mesi fa, un contratto sottoscritto 8 mesi fa, strisce tracciate e parcometri, nuovi di zecca, installati a settembre scorso, ma tutto fermo. – continua sotto – 

La Publiparking, la società che si è aggiudicato il servizio, ha inviato una sorta di diffida – ultimatum al sindaco Alfonso Golia, al comandante della Polizia municipale, Stefano Guarino, al segretario comunale Anna di Ronza, all’assessore all’Urbanistica, Eleonora Giovene di Girasole, a quello alle Finanze, Francesca Sagliocco, oltre che al presidente del collegio sindacale, Luigi Pezzullo. A seguito di questa diffida, la presidente della commissione, Eugenia d’Angelo, consigliere comunale del Pd, fazione “dissidenti”, ha convocato tutti gli interessati per domani pomeriggio. «Considerato il mancato avvio del servizio di sosta a pagamento nonostante siano trascorsi oltre otto mesi dalla stipula del contratto, – scrive la d’Angelo nella convocazione – sono formalmente invitati in audizione gli interessati per esporre ognuno per le proprie aree di competenza: le motivazioni tecniche e/o giuridiche ostative all’avvio del servizio di sosta regolamentata come disciplinato dal bando di gara e dal contratto di appalto; quali interventi il sindaco, il Rup, il segretario generale e gli sssessori competenti intendono implementare per risolvere le eventuali criticità; la quantificazione dell’eventuale danno erariale per l’Ente a causa del mancato avvio del suddetto servizio». – continua sotto – 

Infatti, ogni giorno che passa il Comune di Aversa perde gli introiti che gli spetterebbero se il contratto fosse stato firmato. E non è poco considerato che l’introito minimo per il Comune da questo servizio è stabilito in 500mila euro all’anno. Tenuto conto del ritardo per l’avvio delle strisce blu, i conti sono presto fatti. Senza contare che, in precedenza, sono state concesse proroghe per quasi cinque anni, sino a quando non era intervenuta l’autorità anticorruzione che aveva segnalato l’anomalia. Anomalia doppia se si considera che il Comune di Aversa, unico in Italia, per far effettuare il servizio sborsava poco meno di 40mila euro al mese per pagare gli stipendi agli ausiliari senza avere un servizio degno di tale nome se non in orario mattutino nei pressi del tribunale di Napoli Nord. Da un anno e oltre il servizio non c’è più con gli ausiliari rimasti senza stipendio a fronte di un contratto già bello e pronto che non viene, inspiegabilmente, sottoscritto. A palleggiarsi la competenza la parte politica con il sindaco e l’assessore al ramo da un lato e il comandante della polizia municipale dall’altro. Il tutto con all’orizzonte una doppia tempesta: l’eventuale mannaia della Corte dei Conti e una possibile richiesta di risarcimento danni da parte della Publiparking.

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