Aversa, Santulli e D’Angelo: “Che fine hanno fatto circa 8 milioni di euro di fondi vincolati?”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Dissidenti ancora all’attacco sui conti con una nuova puntata che vede quali autori il solito duo Paolo Santulli ed Eugenia D’Angelo, entrambi consiglieri Pd, lo stesso partito del sindaco Alfonso Golia, dal quale sono, ogni giorno, sempre più distanti. Anche questa volta il capogruppo Dem e la sua collega hanno presentato una interrogazione, inviata anche alla Corte dei Conti, nella quale segnalano presunte “incongruenze significative relative all’attività economica e di bilancio del Comune di Aversa. Lo facciamo nella speranza che il sindaco e l’assessore al ramo ne prendano atto e coscienza. Al di là delle sterili polemiche o difese vane, nell’interesse della città è opportuno che ci si renda, veramente, conto dello stato dell’arte, prima che non ci sia più tempo per farlo”. – continua sotto –

Prima di entrare nel merito, specificano: “E’ un aiuto dovuto che diamo all’Amministrazione ed al sindaco che abbiamo eletto ed è una attività per la quale gli elettori ci hanno scelti, sicuri di fare il bene della Città”. Santulli e D’Angelo passano, poi, ai numeri: “Parliamo di 7 milioni e 940.840,50 euro di fondi vincolati per investimenti (pista di atletica, buoni libro, contributi per fitti, contributi minori, pics, e così via) che il Comune, non avendo liquidità, ha dirottato sulla spesa corrente (stipendi, spese varie, acquisti, e così via). Tra questi fondi sono stati spesi anche 3 milioni e 200mila euro destinati all’assistenza sociosanitaria dell’Ambito socio-sanitario C6, cioè assegnati al Comune di Aversa quale capofila, ma la cui titolarità è anche dei Comuni di Carinaro, Casaluce, Cesa, Gricignano, Sant’Arpino, Succivo, Orta di Atella e Teverola”. – continua sotto –

“Il Comune di Aversa – continuano – al 31.12.2020 avrebbe dovuto avere in cassa 9 milioni e 978.901,04 euro di fondi vincolati, invece se ne ritrova solamente 2 milioni e 038.060,54. La normativa permette di usare questi fondi per temporanee crisi di liquidità a condizione che, al 31 dicembre di ogni anno, le somme prelevate siano ricostituite nella loro interezza”. Da queste considerazioni si passa agli interrogativi con le relative ipotesi: “I fondi spesi, quei 7 milioni e 940.840,50 euro, che fine hanno fatto? come sono stati utilizzati? perché non sono stati rimessi a posto? Non essendo stato ancora approvato il Piano di Zona Sociale dell’Ambito C6, che disciplina l’erogazione dei servizi sociosanitari ai cittadini disagiati e con disabilità, nonostante il termine sia scaduto il 5 dicembre scorso, c’è la preoccupazione che la cosa sia collegata al fatto che Aversa ha fatto mancare i propri fondi?”.  Insomma, ancora ipotesi di anticipazioni di liquidità, poco ortodosse per le quali Santulli e D’Angelo si aspettano “delle risposte chiare, veritiere e convincenti”.

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