Sicurezza sul lavoro, strade e sviluppo area Asi “Aversa Nord”: intervista alla presidente Pignetti

di Nicola Rosselli

Il futuro dell’Asi – Area di Sviluppo Industriale di “Aversa Nord”, che comprende i territori di Gricignano, Carinaro e Teverola, le condizioni di chi ci lavora, la manutenzione, la vocazione da assegnare a quello che una volta era un polo manifatturiero (basti ricordare l’Indesit con i suoi quasi venti stabilimenti, ora solo un ricordo) ed ora si sta trasformando sempre più in depositi e logistica. Per approfondire questi temi abbiamo rivolto alcune domande alla presidente del consorzio Asi di Caserta, Raffaela Pignetti. – continua sotto – 

Troppi incidenti sul lavoro in quest’ultimo periodo, soprattutto tra le ditte esterne che prestano manutenzione agli stabilimenti dei consorziati. Cosa può fare l’Ente da lei presieduto? «L’Asi Caserta si impegna ad avviare un tavolo istituzionale con le parti sociali per mettere in atto un piano di sensibilizzazione nei confronti delle imprese che possa implementare le misure di sicurezza sui luoghi di lavoro e cercare di dare risposte concrete per evitare che queste tragedie possano continuare a ripetersi». – continua sotto – 

In questi ultimi tempi l’Asi si sta muovendo per migliorare la condizione della viabilità in diverse aree di competenza, ma sembra aver dimenticato Aversa Nord dove praticamente, su alcune arterie, i camion e le autovetture non possono circolare. I consorziati non lamentano questi disagi che costano anche in termini di produttività? «Il Consorzio ha avviato un piano di riqualificazione di tutti gli agglomerati industriali. Sono in via di completamento, infatti, i lavori di rifacimento della pavimentazione stradale degli accessi all’area industriale di Marcianise e da ieri è partito un intervento tampone su via della Stazione a Gricignano, nell’agglomerato di Aversa Nord. Sempre per via della Stazione di Gricignano è in fase conclusiva l’iter della gara d’appalto per la riqualificazione della piattaforma stradale e la regimentazione delle acque. I lavori, per un finanziamento di oltre un milione e trecentomila euro della Regione Campania, partiranno a breve. La squadra manutentiva dell’Ente interviene periodicamente per le emergenze che ci vengono segnalate dalle aziende». – continua sotto – 

Qual è il ruolo che può giocare l’Asi nello sviluppo della Provincia di Caserta? «La nuova strategia di sviluppo dei settori industriali avviata dall’Asi risponde alle crescenti domande in tema di sicurezza, servizi, sostenibilità ambientale, riqualificazione infrastrutturale, fisica e logica, incremento del tasso di occupazione attraverso politiche attrattive di investimenti. Nel corso di questi ultimi anni il Consorzio ha sviluppato un modello che lo ha portato a essere punto di riferimento a livello internazionale per le sue best practices. Ciò ci ha consentito di dar vita al progetto di cooperazione internazionale con l’Onu focalizzato sui temi della lotta alla corruzione, della sostenibilità sociale e ambientale». – continua sotto – 

Per chi ricorda gli inizi dell’Area di Sviluppo di Aversa Nord, davanti agli occhi ci sono solo fabbriche. Oggi chi ne percorre le strade interne ha la sensazione che le fabbriche siano quasi o del tutto scomparse. Solo tanti depositi di merce destinata alla grande distribuzione. C’è un programma di sviluppo per Aversa Nord? Con quale vocazione? Solo di logistica? «Aversa Nord è già un importante polo industriale sviluppato su quattro assi: industria calzaturiera, tessile, polo logistico e grande distribuzione. Nel programma futuro anche legato alle Zes (Zone Economiche Speciali) l’obiettivo è ampliare il settore manifatturiero che è il vero motore industriale di quell’area». – continua sotto – 

La sicurezza riveste un ruolo importante nell’invogliare gli imprenditori ad investire. Come si muove l’Asi in questo campo? «Partiranno a breve i lavori per l’installazione degli impianti di videosorveglianza (con 191 telecamere a presidio delle zone industriali) e monitoraggio ambientale per il rilevamento dei fumi nell’ambito del progetto terra dei fuochi Pon legalità, finanziato dal Ministero dell’Interno».

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