Inchiesta Asl Caserta, torna in libertà l’aversano Antonio Scarpa

di Redazione

Torna in libertà Antonio Scarpa, consulente aziendale di Aversa, residente a Teverola, coinvolto nell’inchiesta sulla corruzione nell’Asl Caserta insieme al suocero Nicola Bonacci, psichiatra, e a Luigi Carizzone, ex funzionario, in congedo, del Dipartimento di Salute Mentale di Aversa. – continua sotto – 

Sulla base dell’istanza avanzata dagli avvocati difensori Raffaele Costanzo e Filippo Santagata, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord, Iagulli, ha revocato la misura degli arresti domiciliari e rimesso in completa libertà Scarpa, a cui è stato applicato il divieto per un anno di contrattare con la pubblica amministrazione. – continua sotto – 

L’indagine trae origine da una segnalazione, inviata ai carabinieri del Nas di Caserta da parte dell’Asl, riguardante anomalie nell’utilizzo del sistema informatico interno di gestione delle presenze, da parte di un dipendente che ne aveva accesso per la propria funzione di coordinatore amministrativo aziendale. Nel prosieguo delle indagini è sono poi emersi episodi di appalti truccati a favore di ditte compiacenti. Leggi i dettagli su: Assenteismo, corruzione e appalti truccati nell’Asl Caserta: 12 arrestiAversa, inchiesta dai tratti “hot” nell’Asl: bufera anche sul mondo politico e sindacale

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