Aversa, cura del patrimonio arboreo: al lavoro un agronomo della Lipu

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «Ho proposto una programmazione, un piano del Verde, quello della Lipu, di cui faccio parte, che è stato redatto in base alla recente normativa del marzo scorso e che prevede gli interventi minimi». A parlare Matteo Palmisani, con il quale l’amministrazione Golia ha sottoscritto una convenzione. – continua sotto – 

Una nomina fatta anche per evitare potature radicali, le capitozzature. In questo senso Palmisani ha evidenziato: «Nel Parco Pozzi vi sono lecci che negli anni si è pensato solo di potare (cosa che non si deve fare) e non curare. Bisogna dare vita a varie fasi: prima verifica e censimento, poi potature dove sono necessarie, esempio rami finestra, o riprendere forma come per gli eucalipti nei pressi della caserma dei carabinieri che erano diventati pali, alle case popolari stessa cosa (una serie di interventi maldestri ovunque con piante squilibrate che reagiscono in modo anomalo. Terza fase: nuove aree verdi e piantumazione di nuovi alberi». «Ovviamente, – conclude Palmisani – bisogna vedere caso per caso cosa piantare. Io ho proposto, ad esempio, per Parco Grassia una sorta di parco a tema su Cimarosa o sulle origini normanne coinvolgendo il liceo artistico. Ovviamente tutto questo non ha senso senza una programmazione». – continua sotto – 

«Stiamo effettuando con l’agronomo – ha dichiarato da parte sua l’assessore all’ambiente Elena Caterino – sopralluoghi in città per studiare il patrimonio arboreo presente, per poterlo salvaguardare e per evitare in futuro inevitabili abbattimenti come è stato necessario fare purtroppo negli ultimi tempi con l’abbattimento di alcuni  alberi oramai compromessi in modo irreversibile come nel caso dei pini presenti al parco Pozzi e in alcune strade cittadine  A tal proposito, ribadisco ancora una volta che il taglio di alcuni alberi è stato sofferto, ma inevitabile. È necessario un cambiamento di rotta se davvero si vuole salvare il patrimonio arboreo della città. Partiremo infatti da subito con interventi fitosanitari per la cura di quelli malati. Gli alberi non si taglieranno più ma si cureranno». – continua sotto – 

«Intanto – ha continuato Caterino – stiamo predisponendo la procedura, che si era bloccata a causa del lockdown, per la piantumazione di nuovi alberi. Faremo però una piantumazione mirata e studiata nella salvaguardia dei cittadini, dell’ambiente e delle piante stesse. Se si pianta un albero lo spazio di vita deve essere funzionale alla sua crescita. Bisogna piantare specie adatte al tipo di ambiente che le circonda. La scelta ricadrà su quelle autoctone per ripulire l’aria da tanta anidride carbonica e sostanze inquinanti. Stiamo inoltre lavorando a diversi progetti che renderemo pubblici nei prossimi giorni. Abbiamo effettuato anche un sopralluogo presso le aree di competenza dell’Acer nelle quali, grazie alle nostre sollecitazioni, stanno effettuando interventi di potatura e di messa in sicurezza delle alberature presenti».

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