India, crolla ghiacciaio su Himalaya: morti e dispersi

di Redazione

Sale a 18 il bilancio provvisorio delle vittime dell’alluvione in India, provocata dal crollo di un costone di ghiacciaio. Almeno 200 i dispersi.  Il governo dello stato di Uttarakhand oggi ha riferito che sono stati trovati 18 corpi e la maggior parte dei circa 200 dispersi lavorava nelle due centrali elettriche della zona. Alcuni sono rimasti intrappolati in due gallerie invase dall’acqua, dal fango e dai detriti. Dodici persone sono state salvate da uno dei tunnel ieri, ma altre 25-35 sono ancora intrappolate nel secondo. Migliaia di militari indiani e membri delle forze paramilitari sono impegnati nelle ricerche, secondo le immagini mostrate dalle tv locali e alcune testimonianze. – continua sotto – 

L’onda di piena provocata dall’impatto del ghiaccio franato si è abbattuta sulle sponde del fiume, spazzando via la diga idroelettrica di Rishiganga e abbattendosi sulla vallata del distretto di Chamoli. Almeno cinque ponti sono stati distrutti, mentre decine di case e altre centrali idroelettriche sono state danneggiate. Secondo quanto riferito dalla stampa locale, la maggior parte dei dispersi è costituita da persone che lavoravano alla centrale idroelettrica di Rishiganga e in quella costruita dalla National Thermal Power Corporation (Ntpc) sul fiume Dhauliganga. Questa mattina, intanto, gli sforzi dei soccorritori si stanno concentrando su un tunnel lungo 2,5 km dove si ritiene che molti lavoratori si trovino intrappolati, riferisce il Guardian. Al momento, comunque, non ci sono stati contatti vocali con i dispersi, ha precisato un altro funzionario. – continua sotto – 

La causa esatta del disastro rimane ancora poco chiara e oggi gli scienziati hanno raggiunto l’area. Oltre agli effetti del cambiamento climatico, gli attivisti locali hanno anche preso di mira le numerose costruzioni di dighe e infrastrutture idroelettriche lungo i fiumi e le montagne dell’Uttarakhand, che sostengono stiano destabilizzando la fragile regione dell’Himalaya dal punto di vista ecologico e provocando eventi meteorologici più estremi. Nell’area ci sono 550 dighe e impianti idroelettrici, un altro centinaio sono in costruzione. – continua sotto – 

Con la strada principale spazzata via, i soccorritori hanno dovuto scalare il fianco di una collina con le corde per raggiungere l’ingresso. E stanno usando macchinari pesanti per rimuovere tonnellate di rocce. “Se questo incidente fosse accaduto la sera, dopo l’orario di lavoro, la situazione non sarebbe stata così grave in quanto gli operai sarebbero stati a casa”, ha detto il premier Trivendra Singh Rawat ai giornalisti. IN ALTO IL VIDEO

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