Crisi Covid, ludoteche al collasso: appello dell’Alnic per contributi a fondo perduto

di Antonio Taglialatela

“Abbiamo le attività sospese da inizio marzo. Pochi aiuti economici e non fruibili da tutti. Nel frattempo, insorgono costi di gestione e tanta angoscia. Qualcuno ha già chiuso o ha deciso di farlo”. E’ l’amaro commento di Gilda Ferraioli, educatrice e presidente di Alnic – Associazione Ludoteche Nidi Insieme Campania, sulla situazione riguardante le ludoteche, uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi economica legata all’emergenza sanitaria Covid. E’ quasi un anno, ormai, che queste attività sono chiuse e, vista l’assenza di entrate e la scarsità delle risorse messe in campo dal governo, pochi riescono a resistere. – continua sotto – 

“Combattiamo affinché il settore resista perché i bambini hanno il diritto di tornare alla loro normalità anche attraverso la quotidianità delle attività delle nostre strutture, tanto importanti per la loro crescita psicofisica e per le loro relazioni sociali. Sappiamo bene che dovrà essere tutto fatto in una dimensione differente rispetto a prima e in merito a questo chiediamo chiarezza con una programmazione dedicata al nostro settore con tempi di ripartenza e protocolli mirati da applicare concretamente alla nostra tipologia di attività, così tanto delicata e particolare e che non può essere svolta attraverso il distanziamento sociale.”, aveva detto, lo scorso maggio, Ferraioli su queste colonne. Ad oggi, le cose non sono affatto cambiate, anzi peggiorate di gran lunga. – continua sotto – 

Per scongiurare il collasso totale della categoria Ferraioli, insieme a Ilaria Chianese, presidente dell’associazione ludoteca “Il Magico Scrigno”, e a tutti gli operatori del settore che si sono riuniti nell’Alnic, rinnova la richiesta agli organi di governo, nazionale e regionale, di “un sostegno economico adatto, a fondo perduto, per fronteggiare i costi di gestione delle attività affinché possano seriamente ripartire”.

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