Da Londra a Frignano in piena pandemia: il “folle sogno” del pizzaiolo Attilio Mottola si realizza

di Antonio Taglialatela

Tre anni passati a Londra. Tre anni di sacrifici ma densi di soddisfazioni. Poi la decisione “folle”: tornare in Italia per aprire una pizzeria nel suo paese d’origine, Frignano, in provincia di Caserta. Un sogno diventato realtà, che nemmeno il Covid è riuscito a infrangere. Oggi la pizzeria di Attilio Mottola, situata in corso Italia, riesce a sopravvivere alle restrizioni. Il suo obiettivo, però, non è solo deliziare i palati ma anche aiutare i ragazzi che vogliono imparare il suo mestiere. “Voglio insegnare loro l’arte del pizzaiolo in modo del tutto gratuito”, dice. Quella di Mottola è una proposta di pizza molto leggera, con una lievitazione di 24 ore e l’utilizzo esclusivo di prodotti di primissima qualità. – continua sotto – 

“All’età di 20 anni – ci racconta Attilio – decido con la mia fidanzata di partire per Londra perché in Italia era tutto piatto, stabile, non cambiava mai niente. Arrivo lì e mi reco in una pizzeria napoletana, di nome Franco Manca, nel quartiere di Brixton. Mi presento come pizzaiolo anche se sinceramente non ho niente in comune ad un pizzaiolo, tranne che il dialetto! Mi fa fare la prova un pizzaiolo, di Cesa, praticamente un conterraneo, che subito dopo mi dice: ‘Brò, non sai fare proprio niente eh?’. E io gli rispondo: ‘No, però imparo in fretta’. A quel punto lui rimane stupito da questa mia volontà e, due mesi dopo, la pizza diventa la mia grande passione”. “Dopo un po’ di tempo – racconta ancora – vengo trasferito in un altro ristorante di Frano Manca, a Westfield, che diventerà la mia casa per due anni. Lì è dove mi perfeziono e imparo a lavorare in squadra, a lavorare sotto pressione. Ma la cosa più importante è che imparo a gestire un team. In Gran Bretagna se vali hai le tue soddisfazioni”. – continua sotto – 

Poi, improvvisamente, arriva il Covid-19. “La pandemia – spiega il piazzaiolo frignanese – mischia un po’ le carte e fa sì che prenda la decisione più importante della mia vita, cioè ritornare in Italia ad aprire una pizzeria nel mio paese, in piena emergenza sanitaria. Molti mi davano per pazzo, dicevano che in Italia non c’è futuro normalmente, figuriamoci con una pandemia che ha bloccato quasi tutte le attività”. Nonostante le diffidenze di parenti e amici, Attilio torna in Italia e apre la pizzeria nella terra in cui è cresciuto. Il suo sogno si avvera. E oggi, infatti, Attilio spera che la sua storia sia di incoraggiamento per tutti i giovani che hanno paura di realizzare i propri sogni”. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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