Santa Maria Capua Vetere, spaccio di droga: arrestati due coniugi e un loro “collaboratore”

di Redazione

Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta e del Commissariato di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito, stamani, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei coniugi Merola Biagio, ed Anna Esposito, entrambi 32enni, e di Andrea Casavecchia, 27 anni, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione e spaccio di marijuana, cocaina e crack. – continua sotto – 

Il provvedimento restrittivo, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura, è giunto all’esito di un’indagine avviata immediatamente dopo le denunce in stato di libertà dei due coniugi, e dell’arresto di Casavecchia, avvenuti nell’aprile 2020 quando, a seguito di una perquisizione domiciliare, Merola ed Esposito venivano trovati in possesso di marijuana, per un peso complessivo di circa 64 grammi, oltre che  di vario materiale utilizzato per il peso ed il confezionamento della sostanza stupefacente, nonché di una ingente somma di danaro. – continua sotto – 

Pochi giorni dopo i coniugi venivano sottoposti ad una nuova perquisizione domiciliare. Da lì emergevano sospetti che i due, nonostante la loro recente denuncia, stessero ancora commerciando droga. Veniva, infatti, rinvenuta nella loro abitazione della cocaina, per un peso complessivo di circa 7 grammi. Sequestrato, inoltre, un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso che riprendeva l’esterno della loro abitazione per eludere eventuali interventi delle forze di polizia. Ancora, nella seconda decade del mese di aprile, i poliziotti del commissariato sammaritano traevano in arresto Casavecchia, trovato in possesso di oltre 100 grammi di cocaina. – continua sotto – 

Le successive indagini permettevano di accertare che i coniugi Merola-Esposito avevano avviato una fiorente attività di spaccio, servendosi della fattiva collaborazione di Casavecchia, al quale era demandato l’incarico sia di rifornirsi di droga per conto di Merola, attingendo dalle piazze di spaccio del Napoletano, di confezionare le dosi di stupefacente, per poi consegnarle ai numerosi acquirenti; spaccio attuato anche direttamente presso le rispettive loro abitazioni.

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