Aversa, alloggi Via San Lorenzo: a che punto sono le ordinanze di sgombero?

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – L’attuale amministrazione comunale di Aversa continua a non attivarsi per i 136 alloggi di proprietà dell’ente e per la tutela del proprio patrimonio immobiliare globale nonostante la Corte dei Conti abbia avanzato azioni di responsabilità contabile nei confronti di amministratori e dirigenti del comune e nonostante ci siano atti che debbano solo essere continuati.

A lanciare l’allarme il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Alfonso Oliva, che in materia ha anche presentato una interrogazione. «Questa Giunta, come ormai affermo e dimostro atti alla mano dal mese di giugno 2019, – ha dichiarato Oliva – continua a produrre omissioni ed errori quotidiani sempre a discapito dei cittadini aversani. Non risultano pervenute infatti azioni amministrative relative al patrimonio». «In effetti – continua l’esponente del partito di Giorgia Meloni – nella commissione consiliare di settore, i due diversi assessori al ramo avvicendati non hanno mai comunicato quali attività siano state svolte da giugno 2019 ad oggi in relazione agli immobili di proprietà dell’Ente siti in via san Lorenzo o se sia stato sostituito il componente comunale nella cabina di regia della Prefettura di Caserta».

A questo punto il riferimento alle pesanti vicende oggetto di contestazioni della Corte dei Conti: «Né, tantomeno, è dato sapere – sottolinea Oliva – a che punto siano le ordinanze di sgombero prodotte dal dirigente al ramo ed il relativo recupero dei crediti per i canoni scaduti e non onerati. Vista l’attività amministrativa svolta dal luglio 2017 a febbraio 2019, ossia dalla precedente amministrazione, finalizzata al bene comune ed atteso che di recente la Corte dei Conti ha rinviato a giudizio diversi sindaci ed assessori e che attualmente sono in corso i procedimenti (la prossima udienza è in programma per il prossimo 2 dicembre, ndr), sarebbe davvero un disastro per l’Ente e per l’intera popolazione se questa amministrazione targata Pd non avesse fatto nulla, creando così un notevole danno erariale, che non esiterò a denunciare alla Corte dei Conti».

Passando all’interrogazione, Oliva compie un excursus di quanto fatto dall’amministrazione precedente nella quale ricopriva l’incarico di assessore a sport e cultura. In pratica, grazie all’attività dell’allora vicesindaco con delega al Patrimonio Michele Ronza, fu creato un apposito ufficio patrimonio con quattro dipendenti. Ufficio passato dal dirigente Raffaele Serpico al collega Stefano Guarino. Quest’ultimo, dopo una serie di attività, comunicava l’elenco delle occupazioni abusive note e quello dei soggetti che risultavano occupanti gli immobili di Via San Lorenzo per poi attivare, d’intesa con l’ufficio legale, 43 ordinanze di sgombero, 35 delle quali notificate agli interessati. Successivamente, a marzo dello scorso anno, l’amministrazione De Cristofaro fu sfiduciata e da allora, a detta dell’ex assessore Oliva nulla più è stato fatto nonostante proprio negli stessi giorni la Corte dei Conti avesse rinviato a giudizio diversi sindaci ed assessori. Da qui la richiesta di capire a che punto sono le ordinanze di sgombero prodotte dal dirigente al ramo e il recupero dei crediti per i canoni scaduti e non onorati.

Ad Oliva risponde l’assessore al patrimonio Mario De Michele: «In merito alle entrate patrimoniali è opportuno precisare che la maggioranza degli occupanti degli alloggi di via San Lorenzo sta regolarmente effettuando i pagamenti. Peraltro gli stessi, oltre la quota corrente, stanno versando anche parte del pregresso. A ciò va altresì aggiunto che, con l’affidamento dei servizi di riscossione alla nuova società concessionaria, si sta procedendo alla trasmissione della documentazione al fine di procedere al recupero dei crediti scaduti». «Per quanto riguarda le ordinanze di sgombero – continua l’esponente della giunta normanna – occorre ricordare che, anche se le stesse ad oggi risultano esecutive, sono attualmente sospese fino al 31 dicembre 2020 per effetto del blocco degli sfratti previsto dall’articolo 17 bis del decreto rilancio». «Detto ciò, – conclude De Michele, evidenziando l’aspetto più importante – non bisogna sottovalutare l’aspetto sociale della questione. Oggi parlare di sfratti in un momento così difficile di emergenza sanitaria ed economica ritengo sia solo strumentale. Alla luce di quanto detto si spera che l’interrogazione del consigliere Oliva di Fratelli d’Italia, esperto e navigato amministratore, diretta a “liberare” il patrimonio mediante lo sgombero di intere famiglie in piena pandemia, sia solo di natura provocatoria. Ad ogni modo questa amministrazione adotterà ogni atto utile nel rispetto della normativa vigente. Non risulta, infine, sostituto il dipendente comunale presso la cabina di regia della Prefettura di Caserta perché era e resta il dirigente Stefano Guarino».

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