Biodigestore a Gricignano, Santagata: “Ci opporremo, valutiamo vincoli nel Puc”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Introdurre vincoli paesaggistici e fasce di rispetto nel nuovo Piano urbanistico comunale per fornire “un’arma” efficace al Comune per scongiurare l’insediamento dell’impianto di biometano da Forsu (frazione umida dei rifiuti) sul territorio di Gricignano ricadente nella zona industriale Asi di “Aversa Nord”. E’ un’ipotesi emersa nel corso dell’intervista (guarda il video in alto) rilasciata a Pupia dal sindaco Vincenzo Santagata, reduce da un incontro tenuto in videoconferenza con i sindaci e assessori all’Ambiente dei comuni limitrofi di Carinaro, Teverola e Marcianise; tutti che hanno espresso un “No” categorico al biodigestore proposto dalla “Ambyenta Campania”, anche a fronte della preoccupazione, che sta regnando tra le popolazioni, di una nuova Ecotransider e quindi dell’incubo puzza che ha afflitto per anni il territorio dei quattro comuni. – continua sotto – 

Dopo aver ricordato che la sua amministrazione ha previsto nel documento strategico del Puc, approvato in via preliminare lo scorso gennaio, la limitazione di impianti ad alto impatto ambientale, e di aver votato contro, insieme ai colleghi di Carinaro e Teverola, al piano di riassetto dell’area Asi di Aversa Nord, proprio perché non c’erano limitazioni a queste tipologie di insediamenti, Santagata ha comunque fatto presente che non basta una volontà politica, non basta dire “No”. In sede di conferenza di servizi il Comune non ha parere vincolante e gli compete solo il parere di conformità urbanistica al Puc per il rilascio del permesso a costruire. Pertanto, tramite valutazioni tecnico-legali, per le quali gli Enti locali si stanno attrezzando, occorre cercare delle motivazioni valide, soprattutto ai fini urbanistici, affinché il Comune di Gricignano possa negare la concessione, altrimenti le altre parti interessate (società, Asi e Regione) potrebbero ricorrere all’autorità giudiziaria e ottenerla comunque. – continua sotto – 

A tal proposito, la soluzione, paradossalmente, sembra si trovi nella documentazione presentata dalla stessa “Ambyenta”. Ad un certo punto, infatti, viene citata una norma del Codice dell’Ambiente che prevede, per i Regi Lagni, una fascia di rispetto di 150 metri che, in virtù delle indicazioni del Piano territoriale provinciale, i comuni possono estendere fino a 1000 metri. E questo biodigestore è previsto su un terreno situato ad oltre 150 metri previsti dalla normativa nazionale ma abbondantemente entro i 1000 metri che il Comune avrebbe la possibilità di sottoporre a vincolo nel nuovo piano urbanistico. Insomma, se nel Puc venisse ampliata la fascia di rispetto dei Regi Lagni, forse potrebbe essere scongiurata la realizzazione dell’impianto. Un aspetto che per Santagata è da approfondire nell’ambito della battaglia che Gricignano e gli altri comuni vogliono intraprendere in rappresentanza delle comunità locali, apertamente contrarie ad altri impianti di trattamento rifiuti.

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