Aversa, Caterino e lo stipendio “doppio”: “False accuse, ho segnalato io l’errore”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Avrebbe percepito uno stipendio “raddoppiato”. Questa è l’accusa piovuta addosso all’assessore Elena Caterino nella giornata di ieri. In realtà, si è trattato di un errore, dovuto al fatto che Caterino non avrebbe ricevuto il dimezzamento dell’indennità previsto per i dipendenti pubblici, segnalato agli uffici comunali dallo stesso assessore. – continua sotto –

Per comprendere meglio quanto accaduto ci siamo rivolti alla diretta interessata, che ha spiegato: “E’ giusto che i cittadini sappiano la verità anche perché non accetto che si getti gratuitamente fango sulla mia persona e sull’impegno a servizio della città. Sono stata io, infatti, a chiedere agli uffici comunali di restituire in un’unica soluzione quanto erroneamente versato dal Comune. Ci tengo a dire che al momento della nomina ad assessore avevo correttamente comunicato di essere dipendente pubblico. Inoltre, l’indennità mi viene versata su un conto che non utilizzo abitualmente e dunque non è stata mai toccata in tutti questi mesi”. – continua sotto –

“Chi mi conosce – continua Caterino – sa che ho accettato questo incarico con spirito di sacrificio con l’unico intento di mettere la mia professionalità a disposizione della città con impegno e dedizione e non di certo per l’indennità minima che percepisco. Oltre ad essere una dipendente pubblica sono una libera professionista ed in questi mesi per servire la città ho trascurato molto il mio lavoro professionale. Non sono un politico di professione ma una professionista prestata alla politica. Avevo messo in conto il lavoro ed il sacrificio che non mi spaventano. Avevo messo in conto che avrei trascurato la mia famiglia ed il mio lavoro professionale ma non avevo messo in conto la cattiveria gratuita da parte di personaggi che dovrebbero per dignità tacere e da parte di sciacalli attenti alla prima occasione per buttarti fango addosso pur conoscendo la tua storia e la tua persona. Ho già contattato il mio avvocato per valutare se esistono gli estremi per un’eventuale denuncia”.

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