Aversa, riparte il Jazz Club “Lennie Tristano”: i soci fondatori approvano nuovo statuto

di Redazione

Aversa (Caserta) – In controtendenza con i difficili tempi che stiamo vivendo, riparte lo storico Jazz Club Lennie Tristano. pronto a rilanciarsi per una nuova fase della sua storia jazzistica, unica e straordinaria. Il 27 ottobre, nello studio del notaio Gennaro Fiordiliso, in concomitanza con gli obblighi imposti dalla nuova normativa sul terzo settore, ha infatti appena visto la luce il nuovo statuto del Jazz Club, approvato dai soci fondatori, ritrovatisi per l’occasione.

E si riparte alla grande: tra le prime cose è attesa la pubblicazione di un nuovo volume, a cura di tutti i soci, che partendo da quello di Fabrizio Perla “Aversa Louisiana” e dal lavoro della giovane musicista aversana Luisa Di Donato, che sul Jazz Club ha svolto una tesi di laurea in Conservatorio, arricchisca la storia e i documenti del Jazz Club e la realizzazione di un progetto, con la Regione Campania, di digitalizzazione di tutto l’enorme patrimonio musicale di cui dispone il club. E naturalmente, covid permettendo, ancora tanta musica jazz.

La incredibile storia del Tristano, è nota a tutti: nato nel 1982, quando un gruppo di amici appassionati del genere, guidati da Franco Borrini e Bruno Lamberti, purtroppo entrambi scomparsi, diede vita ad una organizzazione di altissimo livello, tale da posizionarlo tra le più note location jazzistiche d’Europa, un vero fenomeno internazionale con oltre 300 concerti, più di mille musicisti, seminari di studio con jazzisti come Giorgio Gaslini e Lee Konitz, rassegne internazionali, produzioni discografiche e innumerevoli lanci di nuovi musicisti sia stranieri che italiani e tante stelle del jazz mondiale: da Chet Baker a Michel Petrucciani, da Cassandra Wilson a Bob Berg, Dave Holland, Jan Garbarek, Charlie Haden, Richard Galliano …..; per non dire degli italiani: da Stefano Bollani a Paolo Fresu, il Jazz Club è stato trampolino di lancio per generazioni di musicisti, volendo ancora solo ricordare solo i primissimi Avion Travel ed ancora primo Club a produrre un cd di brani dei cantautori italiani rivisitati in chiave jazzistica, con il sound engineering del compianto Fausto Mesolella.

Il Club ha reso Aversa un crocevia obbligato nei percorsi musicali d’Europa e un fenomeno internazionale di livello assoluto, citata dal “Reisen Italien” della tedesca Adac, come uno dei posti “leggendari” da visitare nel sud Italia e che ha regalato alla città normanna il privilegio, prima in Europa, di dedicare una strada cittadina ad un jazzista, Lennie Tristano, appunto, caposcuola del cool in una storica cerimonia con la figlia del grande Tristano accompagnata dai musicisti di Chicago e New York. Insomma un miracolo, come un miracolo è indubbiamente quello per il quale oggi, a distanza di circa quaranta anni, praticamente tutti o quasi i fondatori dell’epoca si sono rivisti per dar vita e sottoscrivere il nuovo atto rifondativo: dai past president, Luigi Basile, Fabrizio Perla, Nicola Della Volpe, ai soci fondatori storici come Marco Olivetti, Salvatore e Gaetano Romaniello, Carolina Tirozzi, Michela Basile, Angela Caputo, Nicola Cusano, Gianni di Santi, Luciano Gentile, Maurizio Farinaro, Pasquale Pandolfi, Gino Petraroli, Ugo Verolino, Luigi Sannino, Piero Viti, e le new entry Domenico Iavazzo, Aurelio e Daniela Borrini, figli di Franco, compianto fondatore, tutti incredibilmente presenti e soprattutto ancora indissolubilmente legati dopo diversi decenni. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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