Aversa – Spazi verdi, raccolta rifiuti e traffico: sempre peggio

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Qualche giorno fa, a bordo del mio scooter, stavo girando per le strade di Aversa, quando la mia attenzione, percorrendo via Atellana, fu attratta dal parco urbano intitolato al regista aversano Ninì Grassia che si presentava chiuso al pubblico. “Dove sta la novità?” chiederete voi. Infatti, la novità non c’è. Questa situazione, però, mi portò a fare una serie di considerazioni sul cosa era cambiato passando dalla sindacatura del compianto Giuseppe Sagliocco a quella dell’iroso Enrico De Cristofaro a quella del finto pacioso Alfonso Golia? Una domanda che sembra campata in aria, ma che è il fulcro del ragionamento dell’uomo della strada, della mamma che deve accompagnare il figlio a scuola, di chi deve parcheggiare la propria vettura o di chi deve utilizzarla per le strade cittadine.

Ebbene, a 16mesi dall’insediamento della nuova maggioranza di centrosinistra (quelle precedenti erano di centrodestra) nulla sembra essere cambiato per quegli aversani che quotidianamente devono vivere la propria vita cercando di non cozzare con le disfunzioni dovute ad una attività amministrativa poco efficace (tanto per usare un eufemismo). Gli esempi? Sono molteplici. Partiamo dal Parco Grassia che, insieme a quello intitolato al maestro Antonio Balsamo, continua ad essere desolatamente chiuso. Come De Cristofaro e ancora prima Sagliocco, anche Golia e i suoi tecnici non riescono ad aprire questi due piccoli spazi verdi. Per quanto riguarda la mobilità, con buona pace dei “bei” tempi del lockdown, il traffico cittadino sembra essere diventato cronico. A qualsiasi ora del giorno e (in certe zone di Aversa) anche della notte non si cammina con gli agenti di Polizia municipale divenuti ancora più evanescenti, forse a causa dei tanti pensionamenti. La raccolta dei rifiuti va avanti come sempre a singhiozzo e con bidoni che andrebbero cambiati (nulla di nuovo sotto il sole).

Intanto, nonostante la buona volontà dell’attivissima assessora all’Ambiente Elena Caterino (così com’era stata altrettanto attivissima Marica De Angelis nell’era De Cristofaro), non si riesce a fare in modo che venga dato avvio ad un nuovo corso per la raccolta rifiuti. La Tekra ha promesso di subentrare alla Senesi, ma, sino ad ora, non lo ha fatto e si continua in modalità provvisoria. Le strade, poi, continuano ad essere percorsi di guerra in molti casi anche se per un paio di esse la società che gestisce la distribuzione del gas in città ha provveduto ad asfaltarle. Insomma, tutto uguale a prima? Assolutamente no. Essendo arrivato per ultimo, temporalmente parlando, il “povero” Alfonso Golia è rimasto con il classico cerino in mano su tre questioni che si trascinavano da tempo: le condizioni del mercato ortofrutticolo, l’utilizzo del biciclette del servizio bike sharing e il servizio di sosta a pagamento, ossia le famigerate strisce blu. Questioni sulle quali eravamo in molti a credere che non si potesse far di peggio dei predecessori. Ma questa amministrazione ci ha sorpreso. Ovviamente in negativo.

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